Gianluca Mancini ha mostrato in conferenza il sentimento positivo da parte della squadra per l’arrivo di Claudio Ranieri in vista di Roma-Porto.
Sono parole di grande maturità di un giocatore di livello e che sta guidando la Roma con la personalità del leader.
Il centrale ha specificato di aver recuperato per la gara di domani: “Ho preso una botta e la gamba si stava gonfiando, come ha detto il mister, e parlando con loro sono stato tolto dal campo. Ora però ho recuperato ed è tutto a posto“. E su Ranieri non ha dubbio: “Ci ha dato quello di cui avevamo bisogno e ci ha riportato il sorriso oltre ai risultato in campo“.
Sulla gara poi spiega: “C’è la giusta tensione che ci deve essere sempre. È una gara importante, lo sappiamo, ma negli ultimi anni la Roma ne ha giocate tante di queste partite e tutti gli anni dicevamo la stessa cosa. L’abbiamo preparata bene la partita e domani lavoreremo ancora. Per affrontare una partita contro una grande squadra abbiamo bisogno dei tifosi, dei calciatori, dello staff e di tutti con la giusta tensione“.
Parole da leader vero verso la ricerca di un risultato che potrebbe permettere di fare ulteriormente il salto di qualità.
Gianluca Mancini ha parlato del Porto, specificando: “L’abbiamo studiato, abbiamo giocato con loro una settimana fa e, come ho detto, è una squadra forte il Porto, soprattutto davanti. Hanno dei giocatori bravi come Pepe e Moura con tecnica e velocità. L’altra settimana avevo da marcare Omorodion e domani vedremo cosa dovrò fare. In base a quello darò il massimo, ma penso che tutti i compagni abbiamo dei video che ci manda lo staff per lavorare”.
Sul suo futuro: “Ho mille step ancora da fare a 28 anni. Sto cercando di migliorare in tutto quello che può fare un difensore dalla lettura alla rapidità dei passi, ma soprattutto a marcare avversari più piccoli che a volte perdo. Nelle situazioni di campo magari da giovane pensavo che, non andare lì ma urlare poteva caricare invece magari ci sono compagni che hanno bisogno di altro. Gli step da calciatore non finiscono mai“.
Su Ranieri aggiunge: “Quando il mister ha aperto la porta dello spogliatoio non c’era tutta la squadra perché era una sosta delle nazionali, però dentro di me mi sentivo rilassato perché lui porta questa cosa e on ha bisogno di certo di presentazioni”.
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