Sempre meno giorni separano la Roma dal termine della stagione e, conseguentemente, dalla scoperta di quello che sarà il proprio futuro, inevitabilmente caratterizzato dall’ingresso o meno nella prossima Champions League.
La penultima tappa del percorso stagionale prevede l’accesa sfida con il Milan in cui entrambe le squadre avranno a disposizione un solo risultato per alimentare i rispettivi sogni europei, gli stessi già raggiunti dall’Atalanta la scorsa settimana proprio attraverso i tre punti ottenuti contro i giallorossi.
La Dea prenderà, dunque, parte alla Champions League per la quinta volta nelle ultime sette stagioni contro le zero partecipazioni messe a referto dal club capitolino nello stesso periodo: una disparità di rendimento legata principalmente al nome di Gian Piero Gasperini, alla guida dei nerazzurri da nove anni, capace di ribaltare completamente le prospettive di una squadra tradizionalmente abituata alla media-bassa classifica.
Il tecnico di Grugliasco è contrattualmente vincolato all’Atalanta fino al giugno 2026, ma non sembra intenzionato a prolungare i termini dell’accordo, anzi, secondo quanto raccolto dalle nostre fonti e come già riportato sul nostro sito, appare destinato alla panchina della Roma in vista del prossimo anno, e la definitiva svolta in tal senso potrebbe avvenire già lunedì.
Il momento decisivo e cruciale risulta essere sempre più vicino: stando a quanto riportato dalle nostre fonti lunedì sarebbe in programma un incontro tra i massimi rappresentanti del club bergamasco, i Percassi, e Gian Piero Gasperini proprio per stabilire e scrivere con certezza le pagine dei rispettivi futuri.
All’incontro dovrebbe, inoltre, presenziare anche il direttore sportivo dell’Atalanta Tony D’Amico, fortemente corteggiato nel recente passato dal Milan, ma blindato pubblicamente dallo stesso Luca Percassi in una recente dichiarazione.
Dopo aver ottenuto una promozione dalla C alla B con il Crotone riporta il Genoa prima in Serie A e successivamente in Europa staccando il pass per l’Europa League grazie al quinto posto nella stagione 2008-09.
Da dimenticare le (brevi) esperienze a Palermo e Milano, sponda Inter, dalle quali si riscatta tornando per altri due anni e mezzo alla guida del Grifone, conducendolo in acque più tranquille e poi nuovamente in Europa (in quel caso revocata al club per la mancata concessione della licenza UEFA).
Tutto ciò fino al 2016. anno del suo approdo a Bergamo. Raccoglie un’Atalanta reduce dal tredicesimo posto portandola al quarto al primo anno, fino a centrare la prima, storica qualificazione nella storia del club alla Champions League nel 2018-19. A questo, oltre le già citate ulteriori partecipazioni al massimo torneo europeo, vanno aggiunte le due finali di Coppa Italia nel 2019 e nel 2024, perse rispettivamente con Lazio e Juventus, ma soprattutto la vittoria dell’Europa League sempre nel 2024 ai danni del, fino ad allora, imbattibile Bayer Leverkusen.
La sua avventura bergamasca recita: 437 panchine complessive con 227 vittorie all’attivo, 102 pareggi e 108 sconfitte.
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