Domenica contro il Torino sarà l’ultima apparizione da calciatore professionista di Mats Hummels, esperto difensore centrale arrivato a Roma lo scorso settembre che ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo.
Il tedesco, campione del mondo con la propria nazionale nel 2014, ha collezionato 19 presenze e un gol, quello a Londra contro il Tottenham, in maglia giallorossa: un’esperienza, di certo, non tra le più positive della propria carriera, macchiata anche da quel pesante errore di Bilbao costato l’eliminazione al club dall’Europa League.
Nei prossimi giorni uscirà un documentario dedicato alla sua carriera chiamato “Hummels – La Finale” in collaborazione con l’artista e connazionale Tommi Schmitt. In questo prodotto si ripercorreranno tutte le tappe del difensore compreso, ovviamente, questo ultimo e unico anno speso nella capitale. Saranno, inoltre, presenti testimonianze dirette di personaggi di spicco del mondo del calcio del calibro di Jurgen Klopp e Joachim Low.
A proposito di quest’ultima annata vissuta a Roma Hummels ha svelato più di qualche retroscena che sarà fruibile anche nel documentario.
Sulla Roma: “Mio figlio mi aveva detto di giocare per un altro anno e se mi avesse detto di smettere, l’avrei fatto.
Se Juric non fosse stato esonerato, probabilmente sarei andato via la settimana successiva. Preferisco giocare male che non giocare affatto. Essere ridotto all’insignificanza di Juric è stato davvero brutto, questo mi ha buttato giù. Me ne sarei dovuto andare, altrimenti a un certo punto sarei esploso.”
Sulla possibilità di fare ritorno a Dortmund: “Avrei bisogno di qualcosa che mi appassioni così tanto da essere disposto a fare di nuovo questi sacrifici, per non vedere così spesso mio figlio. L’unico club per cui lo farei, nella mia sfera emotiva, è il BVB. Non credo che succederà. Se il Borussia dovesse chiamarmi inizierei a pensarci. Concludere la mia carriera da giocatore del BVB sarebbe un altro pensiero che mi frulla per la testa. Posso dire onestamente: ho già cercato di parlarne la settimana scorsa. Non credo che accadrà.”
Le statistiche inerenti al suo percorso nel nostro campionato le abbiamo già riportate, ma diamo uno sguardo ai numeri complessivi messi a referto dal difensore, anche per onorare la sua straordinaria carriera.
Dal gennaio 2008 al 2016 milita al Borussia Dortmund in seguito a un passato nelle giovanili del Bayern Monaco. Con il club giallonero, in cui tornerà dal 2019 al 2024, vince due campionati, due coppe nazionali e tre supercoppe, sfiorando la Champions nel 2013 perdendo in finale contro il Bayern, per un totale di 508 presenze e 38 gol.
Proprio al Bayern trascorre tre anni, dal 2016 al 2019, vincendo tre Bundesliga, una DFB Pokal e altre tre Supercoppe nazionali, per un totale di 118 presenze e 8 gol.
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