L’ex tecnico giallorosso ha deciso di non accettare l’incarico offertogli da Gabriele Gravina. Resterà così unicamente concentrato sulle faccende di Trigoria.
Dopo ore di tensione e proteste nella Capitale, arriva la notizia che regala un sospiro di sollievo ai tifosi giallorossi: Claudio Ranieri ha rinunciato al ruolo di Ct della Nazionale italiana. La decisione, arrivata dopo diverse riflessioni e valutazioni, costringe il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio a guardare altrove per la panchina azzurra.
Come raccontato su questo portale, i Friedkin e Gasperini erano rimasti delusi dal tentennamento del classe 1951, che, in un primo momento, sembrava orientato ad accettare. Queste le parole dell’ex allenatore giallorosso: “Ringrazio il presidente Gravina per l’opportunità, un grande onore, ma ho riflettuto ed ho deciso di restare a disposizione della Roma nel mio nuovo incarico in modo totale. I Friedkin mi hanno dato il loro pieno supporto e appoggio per qualsiasi decisione avessi preso riguardo alla Nazionale, ma la decisione è solo mia“.
All’indomani del successo azzurro contro la Moldova – vittoria per 2-0 con le reti di Raspadori e Cambiaso – la Nazionale si trova adesso senza allenatore. L’addio di Spalletti, esonerato dopo la brutta sconfitta contro la Norvegia, costringe Gravina a cercare un tecnico che possa risollevare il progetto Italia.
Con pochi timonieri rimasti senza panchina, la Federazione potrebbe virare su Stefano Pioli, condottiero in forza all’Al-Nassr. L’ex Milan, seppur sotto contratto, è ai ferri corti con la squadra araba, desideroso di tornare in Europa. Già nella giornata di oggi ci dovrebbero essere ulteriori novità, in una corsa contro il tempo che mette a nudo tutte le difficoltà di un movimento allo sbando.
Nel post partita di ieri, Spalletti si è espresso così: “Abbiamo fatto fatica anche contro la Moldova, però ci sono troppe componenti e poi si è confermato quello che si era visto. Ho mantenuto questo gruppo ma l’ho trovato veramente affaticato da questo finale di campionato. I calciatori erano logori dal campionato passato, una delle più grosse difficoltà è stata andare a giocare a Oslo in queste condizioni. Poi si sa che il sorteggio è anche un po’ la sorte, però ha influito. Purtroppo non sono riuscito a fare la differenza. Quando uno fa l’allenatore della Nazionale non può avere alibi perché i giocatori li sceglie lui e se non vanno bene può cambiarli. Ero convinto che potessero darmi quello che mi aspettavo e per certi versi lo hanno fatto“.
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