Non solo campo e risultati: la Roma cambia strategia e introduce un modello contrattuale innovativo, con clausole dettagliate, regole di gestione più rigide e bonus su misura per ogni calciatore. Il club giallorosso ha definito un sistema che unisce rendimento sportivo, valorizzazione del marchio e controllo dell’immagine dei propri tesserati.
Come riportato da La Repubblica nasce una nuova Roma dal punto di vista contrattuale e commerciale, dalle maglie restituite dopo ogni gara ai premi legati a gol, assist e traguardi di squadra, tutto è regolato nei minimi dettagli per aumentare professionalità, trasparenza e valore commerciale. Ogni calciatore ha a disposizione tre maglie per partita, ma è tenuto a restituirne almeno una al club: nei contratti è previsto infatti che in occasione di ogni gara ufficiale, il calciatore si impegna a restituire alla società almeno un kit gara indossato. Le divise non restano dunque un ricordo personale, ma diventano un bene aziendale, destinato alla rivendita, a iniziative benefiche o ad attività di marketing.
La parte economica dei contratti, standardizzata per tutti i nuovi acquisti, prevede bonus progressivi legati a presenze, gol e assist. Per Wesley, il premio scatta al raggiungimento del 30% delle presenze stagionali; per Ferguson al 50%, per Bailey al 60%, con la condizione minima dei 45 minuti giocati a partita.
Wesley incassa 91mila euro dopo 30 presenze e 191mila dopo 40, con gli stessi premi legati ai traguardi di squadra; mentre Ferguson riceve bonus da 91mila euro per 10 o 20 gol/assist e da 191mila per qualificazioni o trofei. Oltre agli aspetti sportivi, i contratti prevedono anche obblighi di immagine: i calciatori devono comunicare i propri account social ufficiali e partecipare a eventi, interviste e spot del club senza compensi aggiuntivi. È inoltre stabilito che, in caso di retrocessione, gli stipendi non subirebbero riduzioni.
In una lunga intervista a Gusto, Gian Piero Gasperini ha parlato del calcio moderno, del rapporto tra alimentazione e prestazione e del valore della mentalità nello sport d’élite.
Ha aggiunto che molti giocatori, specialmente i più giovani, si affidano anche a nutrizionisti o cuochi personali per mantenere uno stile alimentare corretto nei giorni lontani dagli allenamenti, evidenziando come il grasso corporeo sia uno degli indicatori più controllati nel calcio professionistico. Riferendosi al proprio gruppo, il tecnico ha ribadito l’importanza dell’equilibrio tra professionalità e talento. Ha aggiunto che in un gruppo servono ragazzi validi, ma anche qualche fuoriclasse come la Freisa in una buona cantina, o come Dybala.
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