All’indomani della sconfitta giallorossa sul campo rossonero, voti e sentenze (sempre parziali, mai definitive) sui romanisti scesi in campo. Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca, ma nulla è perduto.
Svilar 7,5: Senza dubbio il migliore in campo. Le parate di San Mile ci consentono – ancora una volta – di tenere la partita in bilico evitando il 2-0. Sensazionale il riflesso sul tiro di Leao in apertura di secondo tempo. Come spesso accade in questi match il portiere romanista sale in cattedra, dimostrando di meritare il premio ricevuto lo scorso anno.
Celik 5.5: La prestazione non è nemmeno insufficiente. Pesa, però, l’errore che consente ai rossoneri di ripartire in contropiede segnando il gol con Pavlovic. Il turco si conferma in crescita in linea generale, palesando – e mai avremmo pensato di dirlo – anche eccessiva fiducia nei propri mezzi.
Mancini 6: Partita non semplice per il numero 23, abituato a soffrire quando deve marcare attaccanti agili e mobili. Contro il velocista portoghese riesce – diverse volte – a giocare d’anticipo, fermando numerose sortite offensive. Qualche scarabocchio nel posizionamento, con Ndicka lasciato tutto solo sull’azione della rete milanista.
Hermoso 6.5: Mezzo punto in più del collega per il gol salvato sulla linea di porta. Leao lo colpisce, è vero, ma l’ex Atletico Madrid è lucido nel posizionarsi correttamente per respingere la sfera. Propositivo in avanti, lo spagnolo conferma il buon periodo di forma.
Ndicka 6: Ha una grande occasione per il vantaggio con un colpo di testa che sfiora il palo difeso da Maignan. Il gol, però, come per tanti elementi del roster giallorosso, non sembra essere nelle corde del centrale nato a Parigi. Ordinato in fase difensiva, sul gol di Pavlovic viene lasciato solo nella marcatura a campo aperto su Leao.
Wesley 6.5: Il velocista brasiliano conferma la crescita delle ultime partite. Propositivo, razionale, più preciso nelle scelte: il classe 2003 sembra poter giocare senza problemi anche sulla sinistra. Nel finale un po’ di nervosismo, con diverse scaramucce andate in scena con Salemaekers.
Koné 5: Ben lontano parente del Manu che abbiamo imparato ad apprezzare e decantare in questi mesi. Pochi recuperi, pochi palloni giocati. Il francese appare stanco ed in difficoltà . Urgono – anche in questo reparto – rinforzi ulteriori.
Cristante 6: Il solito Bryan. Croce e delizia. Galleggia tra mediana e trequarti, non approfittando, però, della golosa chance avuta in apertura. Qualche sbavatura di troppo, ma sempre sudatissimo a fine disputa.
El Aynaoui 5.5: Tanta corsa, poco cinismo. Lo stiamo imparando a conoscere: l’ex Lens si può definire una formica operaia del centrocampo. Numerosi i kilometri percorsi, diverse le sfere riconquistate. Anche lui, ahinoi, non è un goleador, dimostrandolo nel tiro debole fatto partire dal limite della base rossonera.
Soulé 5: Pochi spunti, pochi dribbling tentati (solamente 3). Matias sembra in leggero calo, soffrendo terribilmente l’impegno nei big match. A gennaio serviranno calciatori con caratteristiche differenti, capaci di regalare cambio di passo ed accelerazioni ad un tecnico con troppi doppioni.
Dybala 5: Il peggiore in campo. Pesa, ovviamente, il rigore sbagliato. Ma non ci concentriamo su questo episodio, bensì sul diciannovesimo infortunio muscolare arrivato nella Capitale. Costretto a fermarsi ancora una volta, è tempo di iniziare a ragionare seriamente sul futuro della Joya, nuovamente in difficoltà nelle grandi serate.
Gasperini 6: La prepara benissimo, la Roma domina il Milan per 35 minuti. Intensità , pressioni e trame di gioco: la mano del fuoriclasse di Grugliasco inizia sensibilmente a palesarsi. L’imperativo adesso è uno: accontentatelo! Si può ragionare sull’ingresso troppo tardivo di Dovbyk, ma il timoniere giallorosso è una meravigliosa certezza di questa squadra.
Pellegrini (entrato al 51esimo) 5: Come di consuete, l’ex capitano giallorosso non incide nelle grandi partite. Entra con tutte le buone intenzioni del caso, ma non riesce a cambiare la partita. Si procura la punizione dalla quale scaturisce il calcio di rigore, ma è ora di pretendere di più.
Bailey (entrato al 51esimo) 5: Ancora non in condizione, il giamaicano tocca diversi palloni, tentando anche qualche cross velenoso. Schierato molto largo sulla destra, per vedere l’ex Aston Villa al meglio bisognerà ancora attendere.
Dovbyk, Tsimikas e Baldanzi SV.
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