Evan Ferguson non è stato convocato da Gasperini per Rangers–Roma di questa sera (ore 21). L’attaccante è ancora fermo ai box per la distorsione alla caviglia destra che si è procurato contro il Parma, nonostante questo è arrivata la convocazione dell’Irlanda per gli impegni della Nazionale.
A pochi secondi dall’inzio del match con Parma, Evan Ferguson subisce un duro intervento, che lo costringerà di lì a poco a chiedere il cambio. Dopo gli esami il quadro è chiaro trauma distorsivo alla caviglia destra con interessamento capsulo legamentoso, è fuori per almeno due settimane. La Roma arriva a questa trasferta europea e alla gara interna con l’Udinese con un reparto offensivo già ridotto da assenze e rotazioni obbligate, e la mancanza di Ferguson pesa anche per il momento attuale della squadra. Dopo il ko col Milan e le difficoltà di conversione offensiva nelle ultime settimane, Gasperini si ritrova senza una punta fisica e associativa che gli avrebbe permesso di alternare soluzioni nelle scelte iniziali e nelle letture in corso di gara.
E la partita di Glasgow è una gara che la Roma non può sbagliare. In Europa League i giallorossi sono a quota 3 punti e si giocano una fetta importante di qualificazione: una vittoria ribalterebbe immediatamente la classifica e rimetterebbe la Roma sulla traiettoria corretta. Avere un’opzione in più davanti, soprattutto dopo i recenti infortuni muscolari di Dybala e Bailey, sarebbe stato un fattore importante. Invece Gasperini dovrà fare ancora a meno di Ferguson almeno fino a dopo la sosta.
L’elemento che ha sorpreso molti addetti ai lavori è però un altro. Nonostante l’infortunio, Ferguson è stato convocato dall’Irlanda per le prossime gare della Nazionale, una scelta quantomeno bizzarra che ha fatto discutere. Per la Roma, comunque, la priorità è una sola: recuperarlo senza forzare alcun tipo di rientro. Gasperini ha bisogno di giocatori in quel reparto e come detto più volte da lui stesso lavorerà su tutti, anche su quelli che come Ferguson stanno facendo più fatica per cercare di recuperarli.
Manu Koné è stato convocato dalla Nazionale francese di Didier Deschamps per le due gare di qualificazione al Mondiale contro Ucraina (13 novembre) e Azerbaigian (16 novembre).
Un’ulteriore conferma del suo percorso: Koné è diventato centrale nel progetto giallorosso e sta guadagnando sempre più considerazione anche a livello internazionale. Con Gasperini è cresciuto nella gestione dei ritmi e nella capacità di verticalizzare. La chiamata della Francia certifica quello che si sta vedendo sul campo: Koné è entrato nella fascia dei titolari stabili e rappresenta una delle certezze strutturali della Roma ed ora anche della Nazionale francese.
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