Justin Kluivert, ex attaccante giallorosso, si è raccontato ad un’intervista esclusiva di Cronache di Spogliatoio in collaborazione con Rivista Undici. In questo articolo, ne riportiamo un estratto.
Quanti calciatori con grande potenzialità conoscete? Se si ha un palato calcistico raffinato, la risposta viene da sola. Ma di questi profili, quanti poi riescono a soddisfare le aspettative? Pochi. Di esempi ne abbiamo miriadi e la sponda giallorossa del Tevere ha avuto a che fare moltissime volte nella sua storia, con giocatori di questo tipo. Ragazzi che sono partiti a razzo per poi avere un’involuzione senza ritorno inspiegabile (come Gonzalo Villar, Nicola Zalewski per fare alcuni nomi), o altri che sono arrivati portando con sé tantissime aspettative per poi rimanere con un pugno di mosche in mano (Bojan Krkic, Patrick Shichk o Javier Pastore per dirne alcuni). Tra questi, è impossibile non citare Justin Kluivert, figlio della stella olandese del Milan Patrick.
Dopo una lunga trattativa condotta dal DS Monchi, che a Roma non ha lasciato un bel ricordo di sé, il giovane esterno olandese arrivò dall’Ajax con grandi premesse. Figlio d’arte con grandi potenzialità: tutti gli elementi sembravano portare alla conclusione che il nuovo acquisto fosse destinato a scrivere pagine splendenti in giallorosso. A questo, si aggiunse il suo assist per Dzeko al debutto in un Torino-Roma 0-1, di pregevole fattura; che illuminò gli occhi dei tifosi. Da lì, un trascorso discontinuo in giallorosso, che portò ad un’amara conclusione dell’avventura al termine della stagione 2019-20. L’olandese, ora al Bournemouth, è tornato a parlare della sua esperienza in giallorosso.
“De Rossi è una persona speciale, a casa custodisco ancora la sua maglia. A Roma, oltre che a legare con DDR, strinsi ottimi rapporti con Dzeko e Kolarov, che potevano entrambi fare i capitani. Quando guardo le foto del mio periodo romano, ripenso a quanto ero piccolo e giovane, ora invece sono cresciuto e diventato papà, ma questo lo devo proprio a quell’esperienza lì. Seguo ancora la Roma e la sostengo: spero vinca il campionato.” Poi non poteva mancare un accenno su Ranieri, tecnico avuto nelle ultime 12 giornate della stagione 2018-19: “Ranieri è semplicemente una legenda.”
Quest’intervista testimonia come ancora una volta, la Roma entra dentro chiunque, sia dentro chi ha lasciato il segno sia dentro chi è rimasto una promessa e basta.
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