Da Trigoria, parla Gian Piero Gasperini alla vigilia di Juventus-Roma, scontro di cartello che precede il Natale dei giallorossi.
Come sta la squadra apparte chi è partito per la Coppa d’Africa?
“Dovbyk non sarà della partita, dato che non riesce a calciare. Per il resto ci siamo tutti, abbiamo un problemino con Hermoso che speriamo di avere con noi.”
Cosa l’ha convinta a scegliere la Roma rispetto la Juve?
”Sono contento di essere alla Roma, poi il progetto qui è più difficile!. Ora pensiamo a giocare questa partita, la Juventus rimane una grandissima squadra con il DNA vincente. I bianconeri sono una squadra che hanno sempre la possibilità di rinforzarsi, vogliamo misurarci con loro dopo due grandi prestazioni a Glasgow e col Como.”
Differenze tra Dybala e un vero centravanti.
”L’importante è avere un centravanti, di peso o meno. Paulo lo valuteremo, ma le sue motivazioni sono sempre alte: non credo che a un giocatore del suo genere possano mancare.”
Cosa significa il vantaggio in classifica sulla Juve?
”Siamo stati bravi, questa squadra non so se è la più forte ma in ogni partita, escluse pochissime, ci siamo comportati bene. Siamo cresciuti tecnicamente e sotto l’aspetto della compattezza, trovando pian piano più gol.”
Quali caratteristiche cerca dal mercato di Gennaio?
“Domani sarà una partita molto importante, come lo sarà per loro. La concentrazione è solo sulla gara, è molto bello andare a giocare allo Stadium con questa classifica. Del mercato ne parleremo poi.”
Ci parli del suo rapporto con Spalletti.
”Con Luciano c’è un bel rapporto. Ai tempi dell’Inter siamo andati a cena insieme e quando era in Nazionale veniva spesso a Zingonia. Domani sarà bello rincontrarlo. Entrare in corsa non è facile, eppure a Bologna ha mostrato crescita e miglioramenti. Sarà una gara difficile, vogliamo capire quanto siamo competitivi.”
Con la Juventus qui a Roma non è una partita come le altre, lo ha percepito?
“Quando giochi contro la Juve hai sempre grandi motivazioni, è una sfida sentita in tutte le piazze. Anche nel settore giovanile trovavo avversari molto carichi. Per me è stato sempre un riferimento, perché batterla vuol dire essere competitivi.”
Che problema ha Hermoso? Come vede Rensch?
”Mario ha un affaticamento e basta, speriamo di recuperarlo. Non voglio stravolgere la squadra, anche se l’assenza di Ndicka ci porterà a fare delle prove, tra cui Rensch nei tre.”
Fabregas ha detto che in Italia ci sono troppi duelli. È d’accordo?
”Per fortuna il calcio è fatto di tante componenti e accoglie tante idee, altrimenti non piacerebbe a nessuno. C’è spazio per ogni novità, a me però non piace questa ricerca ossessiva del portiere perché rallenta il gioco. Anche il tempo con cui gioca il numero 1 va discusso, alla gente non piace: per me il calcio è giocare in avanti e va un po’ contro al gusto della gente, che vuole vedere contrasti e spettacolo. Si rischia di trovarsi di fronte a una simulazione del calcetto, bello da giocare ma brutto da vedere. Occorre studiare qualcosa che limiti questi aspetti.”
Fabregas aveva elogiato Soulé. È soddisfatto del suo percorso?
”Di Mati, ma di tutti quanti, sono veramente soddisfatto. Ora inoltre godiamo del consenso dei nostri tifosi e questo ci aiuta. Le sue caratteristiche piacciono alla gente.”
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