La situazione legale su Jannik Sinner sta facendo discutere il pubblico, le parole del legale sono davvero molto forti. Ma cosa ha detto?
Oggi vogliamo approfondire la questione dal punto di chi sta difendendo il giovane tennista dalle accuse arrivate in questo periodo.
Sinner è stato squalificato per tre mesi con molti che hanno storto il naso chi per un motivo chi per un altro. Janmie Singer, uno dei legali di Jannik, ha specificato: “Penso che i tennisti siano sempre falchi quando è un altro giocatore a essere coinvolto in una situazione simile e cercando di nascondersi quando invece sono loro a essere coinvolti. Tutto questo è molto ingiusto. Sinner è stato giudicato in un processo da manuale sin dall’inizio. Non ci sono stati dei favoritismi”.
L’avvocato ha poi aggiunto: “Le circostanze della positività sono state molto insolite. Jannik dice di sentirsi trattato in modo piuttosto duro, ma accetta che ognuno abbia diritto alla sua opinione. I tennisti non hanno l’opportunità di conoscere tutti i dettagli della vicenda, quindi esprimono solo delle opinioni. Ma forse i fatti in questione dovrebbero essere approfonditi maggiormente. Ci è voluto un po’ di tempo per convincere Sinner che era la cosa giusta da fare il patteggiamento. Accettare l’offerta della Wada piuttosto che andare davanti al Tas”. In quest’ultimo caso il rischio era da uno a due di squalifica.
Ha parlato Ross Wenzel, General Counsel della Wada, specificando: “Wada ha condotto un significativa indagine dal punto di vista scientifico, ma non solo sui fatti. C’è stata una versione dei fatti assolutamente comprovata dall’inizio alla fine. Quello che è successo è molto chiaro, ma anche dal punto di vista scientifico c’è stata una investigazione. Wada ha consultato diversi esperti con lo stesso risultato”.
Poi aggiunge: “Le due positività del marzo 2024 semplicemente non sono compatibili con il doping internazionale, nemmeno attraverso quelli che sono dei microdosaggi. Posso aggiungere una cosa, che non è stata dichiarata ufficialmente ma ch ecredo sia molto importante. Sono stati controllati tutti i campioni dei test sostenuti da Sinner nei 12 mesi precedenti alle due positività del marzo dello scorso anno. Lo scopo era cercare ogni indizio simile, ogni possibile traccia della sostanza incriminata in tutti. Non è stato trovato nulla”.
Poi conclude: “I tre mesi di sospensione sono una sanzione giusta e corretta in questo caso. La possibilità di arrivare a un accordo in ogni fase del procedimento è qualcosa che è chiaramente stabilito dalle regole”.
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