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Calcio

Paredes: “Amo Roma, sogno di decidere il derby”

 Leandro Paredes, ha pochi giorni dal derby della Capitale, ha rilasciato un’interessante intervista alla   Gazzetta dello Sport. 

Il calciatore argentino racconta ad  Andrea Pugliese  i mesi passati e la decisione di rimanere alla Roma. Parla dell’importanza del derby, ma soprattutto del ruolo fondamentale  che ha avuto Ranieri per la sua permanenza a Roma.

Paredes intervista alla Gazzetta dello Sport-DajeRomaTv.it

 

La “garra” del calciatore argentino sarà fondamentale per giocare la partita più calda dell’anno. Il numero 16 della Roma ha collezionato 18 presenze in Serie A, segnando 1 gol e fornendo 1 assist. Ha accumulato un totale di 1.129 minuti giocati, con una media di 62 minuti a partita. L’aspetto positivo sono i cartellini gialli solo 3 in questa stagione.

Questi numeri certificano l’importanza di Leandro Paredes che ha offerto solidità a centrocampo e geometrie, tutte caratteristiche che sono mancate a inizio stagione. Ranieri più volte ne ha parlato come colonna del presente e del futuro della Roma.

Paredes: “Senza Ranieri sarei già al Boca”.

Paredes intervista alla Gazzetta dello Sport-DajeRomaTv.it

 

Paredes, come sta dopo il pareggio con la Juve?
“Bene, è una fase della mia vita in cui sono davvero contento. E pure come squadra siamo in un grande momento. Le 7 vittorie consecutive sono state importanti e anche con la Juventus abbiamo ottenuto un buon risultato”.

Un’occasione persa?
” Di fronte avevamo sempre la Juventus, bisogna ricordarcelo. Ma sono convinto che potevamo fare qualcosina in più, questo sicuro”.

Ha rinnovato da poco per un altro anno, il suo quinto a Roma…
” Da quando sono arrivato qui mi sono subito attaccato a questa maglia. Io e la mia famiglia: due miei figli (Victoria e Lautaro, arrivato dieci giorni fa, in mezzo c’è Giovanni, ndr) sono nati qui. Questa è una piazza che amiamo tanto e sono felice di questo rinnovo: volevo stare qui un altro anno per raggiungere qualcosa di importante con la Roma prima, di tornare in Argentina”.

Ma questa famosa clausola a favore del Boca Juniors alla fine c’è o non c’è?
” Il fatto che ci sia o meno cambia poco. Conta invece la mia scelta, che è stata quella di rinnovare. Adesso penso solo a questo, poi quello che succederà lo vedremo più avanti…”.

Quanto ha pesato in questa sua scelta Ranieri? Non fosse arrivato lui, sarebbe giĂ  al Boca?
” Ranieri è stato molto importante, mi ha fatto tornare a giocare. Si è vero, in quei due mesi con Juric ho fatto di tutto per tornare al Boca. E anche la Roma mi aveva detto che se le cose fossero continuate così, avrei potuto iniziare a cercarmi squadra”.

Si è dato un perche dell’esonero di De Rossi?
” Per me Daniele era un grande allenatore già quando giocava, figuriamoci dopo. Il suo addio ci è dispiaciuto, eravamo convinti di poter fare molto bene con lui. Ora, però, dobbiamo pensare al presente e goderci quello che stiamo facendo”.

Lei ha affrontato la Lazio dieci volte, tra cui sei derby. Ha un ricordo particolare?
” Ne ho tanti, ma penso sempre che la  partita migliore sia la prossima. Sappiamo quanto vale per la città, per la Roma, per la classifica per i tifosi”.

Come si vince un derby?
“Come abbiamo vinto gli altri: giocando bene, con mentalità e un pò di furbizia che abbiamo avuto sempre in questo tipo di partite”.

Il derby di Roma le ricorda un pò Boca-River?
” Sicuramente si, anche per come lo vive la gente, la città, è un derby molto simile a quello argentino. Ci tengo molto a questa sfida: sarà una gara difficile, ma anche molto bella da giocare”.

Se dovessi togliere un giocatore alla Lazio?
” Nessuno. Anzi, spero giochino tutti. Vincere contro quelli più forti è sempre più bello”.

La Roma ha messo gli occhi su tre giocatori argentini, Medina, Balerdi e Di Cesare. Consigli?

“Con Medina e Balerdi ho giocato in nazionale. Ho parlato con entrambi, sono forti e giovani, possono fare bene qui. Di Cesare l’ho visto solo in tv, ma per quello che mi dicono è un ottimo giocatore”.

Domenica sarebbe bello vincere con un suo gol?
” Sarebbe un sogno. Io ci credo. Sempre.

Gli screzi con Pedro e Guendouzi?
” Sono cose che succedono, soprattutto in partite calde. In campo ho litigato anche con Messi, figuriamoci. Poi però resta tutto lì. Almeno mi hanno insegnato così fin da piccolo”.

Francesco Di Stefano

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