Il cambio di formazioni più rilevante domenica non sarà nell’undici titolare, bensì in panchina. Infatti, a seguito dell’espulsione rimediata contro la Cremonese, Gasp sarà costretto a seguire la partita dalla tribuna. Al suo posto siederà Tullio Gritti: vice storico di Gasperini.
Tullio Gritti fa parte dello staff di Gasperini da quasi vent’anni. Nel 2006, quando il tecnico di Grugliasco fu ingaggiato da preziosi per allenare il Genoa, Gritti si occupava dei fuori rosa rossoblù. Da lì a poco sarebbe arrivata la proposta da parte di Gasperini di entrare nel suo staff come collaboratore. Genoa, Palermo, i nove anni all’Atalanta e ora la Roma: per vent’anni Gasperini non si è mai privato della figura del suo vice che lo accompagna in questo ruolo dal 2013.
Ora, contro il Napoli, in una partita importantissima per il percorso dei giallorossi, Gritti siederà per la prima volta sulla panchina della Roma da primo allenatore.
Prima di intraprendere la carriera tra le panchine, Giulio Gritti era un bomber, ecco un aneddoto della sua carriera.
A cavallo tra gli anni 80 e gli anni 90 l’attuale vice di Gasperini ha militato tra la Serie A e la Serie B, vestendo maglie importanti come quelle di Torino Brescia e Hellas Verona.
Nella stagione 1987-1988, quando vestiva la maglia granata del toro, Gritti riuscì a trovare due volte la via del gol proprio contro la Roma, prima all’andata e poi al ritorno. Lo ricorda lui stesso ad un’intervista rilasciata proprio ai canali ufficiali della Roma con queste parole:
“Entrambi a Tancredi. In occasione del gol all’Olimpico, ci fu uno scontro di gioco molto forte tra me e Franco proprio su quell’azione. La palla entrò lo stesso in rete. In quella stagione restammo imbattuti contro la Roma, pareggiando in trasferta e vincendo al Comunale. E la Roma di Liedholm si piazzò terza in classifica, mentre noi arrivammo settimi”.
Un altro incrocio con i giallorossi fu quello del 25 marzo 1990, match nella quale trovò la sua ultima rete in carriera Bruno Conti. In quell’occasione Gritti vestiva la maglia dell’Hellas Verona. La partita finì 5-2 per la Roma. Ecco il ricordo dell’ex bomber:
“La ricordo eccome perché perdemmo 5-2 e fino a quel momento non mi era mai capitato di subire così tanti gol in una partita con una mia squadra. Noi eravamo in lotta per la salvezza, ma a fine campionato non riuscimmo ad evitare la retrocessione. Di quel giorno ho ancora in mente il calore del Flaminio e della tifoseria romanista. Bruno fece la prima rete del match, poi la Roma ne segnò altri quattro. Noi accorciammo le distanze solo nel finale con Magrin e Pusceddu. Ricordo che scesi in campo con il mio numero canonico, il 9. Ai tempi la numerazione era ancora dalla 1 alla 11”.
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