La Roma dei Friedkin rischia di correre un grosso rischio: c’è in ballo una decisione che potrebbe rivelarsi un clamoroso autogol. I tifosi stanno spingendo in una direzione
La scelta del futuro allenatore, che dovrà prendere il posto di Claudio Ranieri, sta tenendo banco da mesi a Trigoria. Ancora non ci sono stati annunci e rimane il dubbio che la scelta non sia stata effettuata. La piazza si interroga sul profilo e ne ha già scartati parecchi.

Probabilmente la lista stilata da Claudio Ranieri e Florent Ghisolfi è pronta si da marzo e contiene i nomi dei papabili allenatori della Roma. I Friedkin si sono presi quasi due mesi di tempo per fare le cosiddette “consultazioni”, volendo utilizzare un termine politico riferito alla creazione di un Esecutivo. Ma ancora di fumate bianche, virando verso il Vaticano, non ce ne sono state. I tifosi attendono fiduciosi che dopo Leone XIV venga nominato anche il mister giallorosso, colui che dovrà ereditare la squadra da Sir Claudio Ranieri, autore di una rimonta clamorosa in questa stagione.
Non sarà un’eredità semplice, anzi, tutt’altro. Il problema è che a Trigoria (o forse Houston) non sembrano esserci le idee chiare. Si è passati dai sondaggi con Gasperini, ai contatti con Montella e Farioli, fino alle piste Fabregas e Pioli. Proprio con l’ex allenatore del Milan si è vissuta una situazione paradossale, in cui il malcontento social del pubblico romanista avrebbe portato ad un dietrofront (dettato anche da problematiche economiche sul contratto con l’Al-Nassr).
I Friedkin influenzati dai tifosi: Allegri diventa la prima scelta per la panchina
Adesso, da qualche giorno, il nome forte è Massimiliano Allegri. La Roma potrebbe finire nelle sue mani, dopo che in due precedenti occasioni la trattativa sfumò all’ultimo istante. La prima volta si era quasi all’inizio della gestione Pallotta e Sabatini aveva pensato a lui per costruire un ciclo. Dopo una sostanziale apertura, però, il livornese scelse di restare al Milan. La seconda volta fu nel primo anno di presidenza Friedkin, quando ad Udinese ci furono dei contatti concreti per far insediare Allegri al posto di Fonseca. Anche lì non se ne fece più nulla.

Ora, quasi come manovra di consenso popolare, i Friedkin starebbero ripensando a lui, anche perché le alternative sembrano non scaldare il cuore dei tifosi. Questo modus operandi non convince ad esempio Enrico Camelio, che su X ha voluto esprimere la sua perplessità, non tanto citando il nome ma le mosse della società.
“Dal progetto calcio c’è il rischio di passare al progetto piazza… ancora una volta i Friedkin rischiano un ulteriore autogol”.