L’ex tecnico nerazzurro sta tentando di pescare a piene mani dalla Serie A: anche il campione del mondo argentino è finito nella sua agenda di mercato
Un esordio incoraggiante, sebbene si sia rischiata seriamente la beffa finale, poi non arrivata per l’errore del ‘Pajarito’ Valverde, che al 92′ ha avuto sui piedi, dal dischetto, la possibilità di vincere la resistenza dell’Al Hilal, il nuovo club in cui, da appena due settimane, si è accasato Simone Inzaghi, il tecnico che per 4 stagioni è stato alla guida dell’Inter.

Al di là delle indiscrezioni degli ultimi giorni, quelle che hanno visto Esteve Calzada, CEO dell’Al Hilal, confermare alla BBC che l’accordo tra Simone e il club saudita fosse stato raggiunto ben prima della finale di Monaco di Baviera, e al di là del faraonico contratto con cui il fratello di Pippo Inzaghi ha ceduto alle lusinghe dei petroldollari, il mister piacentino è approdato in Arabia per vincere. E convincere, considerando la fama (meritata sul campo) di tecnico con un gioco propositivo ed offensivo.
Dopo aver provato – sebbene alcune voci in tal senso siano forse più frutto di leggende metropolitane che altro – a convincere alcuni suoi fidati scudieri all’Inter a raggiungerlo alla corte dei sauditi, ed esser andato molto vicino all’ingaggio del giallorosso Angeliño e del rossonero Theo Hernandez, l’ex tecnico della Lazio ha aperto un altro canale. Che coinvolge un calciatore della Serie A.
Uno che già era stato molto vicino a vestire la maglia dell’Inter nell’estate del 2022, quando si era liberato a costo zero dalla Juve ed era stato oggetto di un corteggiamento reale, concreto, da parte di Giuseppe Marotta.
Inzaghi, ritorno di fiamma per Dybala: la risposta dell’argentino
Sembrava tutto fatto, nel luglio di tre anni fa, per il clamoroso approdo di Paulo Dybala alla Pinetina. Il dirigente nerazzurro, che già aveva portato l’argentino alla Juve prelevandolo dal Palermo, aveva sostanzialmente trovato l’accordo per il trasferimento del sudamericano. Poi, riapertasi la possibilità di avere a disposizione, in prestito dal Chelsea, Romelu Lukaku, Marotta preferì battere quella pista. Regalando ad Inzaghi il bomber che l’estate prima l’allenatore aveva avuto a disposizione solo per un allenamento prima del milionario passaggio al club londinese.

Già oggetto di insistenti voci di trasferimento al Boca Juniors – club che sogna da tempo l’arrivo della Joya – Paulo Dybala è legato alla Roma da un contratto fino al 30 giugno del 2026, col rinnovo scattato lo scorso inverno al raggiungimento del numero di presenze concordato in precedenza.
La lesione del tendine semitendinoso sinistro, rimediata nel match casalingo col Cagliari nello scorso marzo, sembrava aver bloccato qualsivoglia rumor su una possibile partenza del fuoriclasse, su cui l’allora Ds giallorosso Ghisolfi era stato chiamato a formulare un’offerta per un nuovo prolungamento dell’accordo.
Operatosi a Londra con l’obiettivo di risolvere definitivamente il problema allontanando l’ipotesi di una terapia conservativa ma anche la possibilità di rientrare prima di agosto-settembre, l’argentino è rimasto relativamente al di fuori delle voci di mercato fino a quando, per bocca del portale ‘Transferfeed.com’, non è emerso il retroscena che racconta di un’offerta faraonica che proprio l’Al Hilal, su richiesta di Inzaghi, ha fatto al campione del mondo.
La risposta del giocatore, invitato addirittura a raggiungere la squadra araba in tempo per un Mondiale per Club che non avrebbe comunque potuto disputare date le sue condizioni fisiche, è arrivata forte e chiara. No ai milioni arabi. Un’offerta dalla Saudi Pro League che già nell’agosto del 2024, quando era stato l’Al-Qadisiyya ad aver ottenuto un sì che ormai sembrava ufficiale, il giocatore aveva rifiutato, decidendo di restare in giallorosso.