Il campione spagnolo è tornato sull’epica impresa compiuta a Parigi ai danni di Jannik Sinner: l’aneddoto è clamoroso
Se qualcuno, con una tecnologica macchina del tempo, potesse tornare indietro a verificare le reali possibilità di vittoria di Carlos Alcaraz nella finale di Parigi contro Jannik Sinner al momento dei tre match point consecutivi per l’azzurro (su servizio dello spagnolo) sul punteggio di 5-3 a favore dell’italiano nel quarto set, probabilmente punterebbe qualche decina di euro sulla rimonta del nativo di Murcia. Uscendo dalla scommessa col portafogli pieno di soldi.

Già, perché nessuno avrebbe mai creduto che il match – passato alla storia come la finale più lunga nella storia del Roland Garros, e tra le più emozionanti di sempre – potesse volgere a favore del numero due del mondo, protagonista di una rimonta eccezionale possibile, oltre che per qualche errore di troppo del campione altoatesino, grazie a giocate davvero inverosimili.
Il diapason delle emozioni, nel pomeriggio di quell’ 8 giugno, è salito a livelli di decibel quasi mai uditi in precedenza a livello di finali nel tornei dello Slam: merito dei due contendenti, con una menzione particolare per il vincitore del torneo.
A quasi due mesi di distanza dall’epica contesa, Carlos Alcaraz è tornato a parlare della sfida sulla terra francese, allargando il discorso alla generale rivalità con Sinner e concedendosi poi una chiosa finale sui momenti più caldi dell’incontro di Parigi.
Alcaraz torna sull’incredibile rimonta: cosa è successo
“Io e Jannik abbiamo un bellissimo rapporto. Ovviamente in campo vogliamo vincere e batterci a vicenda, ma fuori andiamo d’accordo e ci comportiamo come due brave persone. Alla gente piace molto l’idea che ci siano attriti tra noi, ma non è così” ha detto lo spagnolo ai microfoni del ‘Financial Times‘.

“Il segreto della mia vittoria a Parigi? Ho semplicemente pensato di recuperare un po’ alla volta: un punto, poi un altro punto e poi un altro ancora, soprattutto quei tre. Chiudere uno Slam è davvero difficile, quindi sapevo che avrei avuto delle occasioni. Ecco perché sono rimasto calmo. Sapevo che non sarebbe stato facile per lui“, ha proseguito.
“Non ho mai dubitato di poter rimontare: era un po’ l’immagine che volevo dare anch’io, ma ovviamente bisogna sempre dimostrare di avere sicurezza nei propri mezzi. Non appena mostri debolezza all’altro, è finita: sei perduto“, ha concluso Carlitos.