Alexander Zverev ha sorpreso tutti con l’ultima dichiarazione, facendo riflettere i tifosi sul suo attuale momento di carriera. Ci sono due avversari che proprio non sopporta
Il tedesco doveva essere il terzo incomodo tra Sinner e Alcaraz, ma al momento appare decisamente indietro rispetto ai suoi giovani rivali. Molto dipende dall’aspetto mentale, su cui sta cercando di lavorare e che nell’ultimo periodo gli ha creato diversi problemi.

Alexander Zverev sta disputando il Master 1000 di Toronto e vuole provare a riconquistare un ruolo da protagonista in questa stagione. Il suo cammino non è stato sempre impeccabile negli ultimi 12 mesi e dopo quella sconfitta con Sinner agli Australian Open qualcosa sembra essersi rotto. La fiducia in se stesso e soprattutto la voglia di soffrire e stare concentrato su un campo da tennis lo hanno parzialmente abbandonato. Avversari come Francisco Cerundolo sono sempre stati insidiosi (almeno in precedenza vista la vittoria in Canada), realizzando un tre su tre nei precedenti che grida vendetta.
Sasha, al primo torneo ufficiale dopo la delusione di Wimbledon, vuole sfruttare le assenze di Sinner e Alcaraz, oltre a Djokovic, per tornare a vincere qualcosa di importante. Intervenuto nel Nothing Major Podcast, Zverev è apparso molto sereno ed ha dialogato con Sam Querrey, John Isner, Steve Johnson e Jack Sock, parlando proprio degli avversari con cui fa maggiore fatica in campo.
Zverev svela i suoi avversari più ostici: uno è davvero sorprendente
Per il tedesco, oltre a Cerundolo, che prima di Toronto non gli aveva mai lasciato scampo in tre gare, la difficoltà maggiore la si riscontra con l’amico Daniil Medvedev, in vantaggio 13 a 7 negli scontri diretti. Questo perché secondo lui ogni volta che giocano contro: “Lui diventa come Djokovic“.

Scherzando su un possibile viaggio pazzo a Las Vegas, Zverev ha scelto come compagni preferiti per l’avventura tre tennisti niente male: Marat Safin, Alexander Bublik e Bjorn Borg. Una comitiva ben assortita e soprattutto sui generis, in grado di divertirsi e tirar fuori davvero il meglio di sé in determinati contesti. Più che pensare però alle vacanze e ai Casinò, Sasha dovrebbe preoccuparsi di ritrovare la sua centralità in campo, con un gioco che ancora non è tornato ad essere quello a cui aveva abituato fino a poco tempo fa. L’occasione in vista degli US Open è piuttosto ghiotta.