La sessione estiva di calciomercato è terminata alle ore 20 del 1 settembre, lasciando in casa Roma un retrogusto di amarezza per il mancato “ultimo colpo” richiesto da Gasperini per arricchire ulteriormente la rosa, specie in mediana o sulla trequarti.
Confrontando le parole di Claudio Ranieri risalenti agli ultimi mesi della passata stagione inerenti alla campagna trasferimenti, “ci aspettano due sessioni di sofferenza”, con quella che poi è stata l’estate giallorossa non si può di certo dire che sia mancata logica o lungimiranza nella maggior parte delle trattative.

Il rientrante DS romanista Frederic Massara, ufficializzato il 19 giugno, ha avuto solamente undici giorni per rientrare e far combaciare le cifre delle varie uscite con le richieste dettate dal Fair Play Finanziario, oltre che per programmare, insieme al nuovo tecnico, un’intera finestra di mercato. Ci sentiamo, dunque, prima di addentrarci nelle varie analisi, di promuovere il suo operato e quello della società, specie considerando il disastro compiuto dodici mesi fa dagli allora protagonisti.
Roma: clamoroso retroscena
Tra i reparti maggiormente carenti c’è la mediana. I soli Bryan Cristante, Manu Koné, Neil El Aynaoui, che a fine dicembre partirà per la Coppa d’Africa con il suo Marocco, e Niccolò Pisilli sembrano, infatti, non essere sufficienti per coprire con continuità di rendimento una porzione di campo piuttosto dispendiosa, specie in relazione al numero di partite stagionali che la Roma sarà chiamata ad affrontare.

Per questo nelle ultime ore i giallorossi hanno cercato di rinforzare il reparto senza, però, riuscirci. Si era pensato a Matteo Pessina (l’accordo era stato raggiunto con il Monza, ma alla fine non si è concretizzato il trasferimento sia per mancanza di tempo che per la scarsa convinzione di Gasperini) e, stando a quanto riportato dalla testata giornalistica inglese Daily Mail, era uscito fuori anche il nome di Kobbie Mainoo del Manchester United.
Si sarebbe trattato di un prestito nel caso, ma Ruben Amorim, tecnico dei Red Devils, non ha dato il proprio placet all’operazione, così come accaduto con Tottenham, Aston Villa, Marsiglia, Everton e Napoli, fortemente interessate al classe 2005.
Il resoconto finale
Alla fine mister Gasperini può contare su una rosa di buona qualità e certamente competitiva: in porta la certezza Svilar e l’alternativa Vasquez, in difesa (assetto a tre) due per ruolo, partendo da destra, Celik–Ghilardi, Mancini–Ziolkowski, N’Dicka–Hermoso. Discorso analogo per le corsie, Wesley–Rensch da una parte, Angelino–Tsimikas dall’altra, mentre la mediana risulta un po’ scarna con i “soli” Cristante, Koné, El Aynaoui, Pisilli e, all’evenienza, Pellegrini.
Abbondanza sulla trequarti con Soulé, Dybala, Baldanzi, Bailey ed El Shaarawy (anche se l’agognato ultimo colpo avrebbe certamente fatto comodo), terminali offensivi Dovbyk e Ferguson.