Incredibile quanto sta accadendo intorno all’attaccante, in procinto di avviare una vera causa legale contro il club di Simone Inzaghi
Come passare dall’essere capocannoniere al Mondiale per Club a giocatore escluso dalla rosa dei tesserabili per il campionato. Stranezze del calcio moderno, e di calcoli evidentemente fatti non esattamente nel modo giusto dalla società di appartenenza.

Sta assumendo davvero dei contorni incredibili la vicenda riguardante un giovane attaccante brasiliano già conosciuto dalle nostre parti per esser stato trattato, per mesi e mesi, dalla Roma dell’allora allenatore José Mourinho.
Rimasto in Brasile nonostante l’insistente corteggiamento dei giallorossi nell’arco dell’estate 2023, Marcos Leonardo era stato infine ceduto dal suo club, il Santos, al Benfica nel gennaio del 2024 per la ragguardevole cifra di 22 milioni di euro.
Dopo appena 6 mesi trascorsi nella città di Lisbona, ecco l’assalto del ricchissimo Al Hilal, che il 2 settembre di un anno fa ha messo sul piatto ben 40 milioni per avvalersi delle sue prestazioni.
Straordinario nel suo rendimento con la squadra che poi, dal giugno 2025, sarebbe passata ad essere allenata da Simone Inzaghi, il calciatore ha brillato anche nella citata kermesse della FIFA, quando ha realizzato 4 gol (bagnati da 1 assist) in 5 presenze.
Escluso clamorosamente dall’Al Hilal dalla lista per il campionato a causa delle regole imposte dalla federazione sui giovani arabi da inserire obbligatoriamente nel roster, la stella verdeoro ha dato mandato ai suoi legali per una vera e propria causa da intraprendere coinvolgendo niente meno che la FIFA. Ma entriamo nello specifico della grottesca situazione.
Marcos Leonardo, è guerra all’Al Hilal: cosa sta succedendo
L’edizione brasiliana di ‘ESPN‘ è entrata nel dettaglio di una situazione che potrebbe mettere presto con le spalle al muro il club arabo allenato dal tecnico piacentino: in base all’interpretazione del regolamento FIFA, lo staff dell’ex Santos ritiene di essere tutelato da una norma legale ben precisa. Se non è tesserato nel campionato locale (in questo caso la Saudi Pro League), il giocatore, soprattutto se giovane straniero, può intraprendere un’azione legale contro il suo stesso club per essere liberato, poiché ‘verrebbe privato dello svolgimento della sua principale funzione professionale‘.

Se poi ottenuta la rescissione ‘de facto’ del contratto, l’attaccante sarebbe libero di firmare con qualsiasi altra squadra e potrebbe persino essere tesserato in Brasile (proprio la scorsa settimana Marcos Leonardo aveva vanamente atteso di poter firmare ufficialmente col San Paolo di Hernan Crespo).
Se concessa, la risoluzione sarebbe per giusta causa: la FIFA consente infatti la registrazione tardiva presso enti affiliati (in questo caso la CBF) per i giocatori coinvolti in questo tipo di dinamiche, a differenza di quanto avverrebbe con un’ ordinaria rescissione consensuale.
Tra le altre cose, beffa delle beffe per l’Al Hilal, in caso di partenza per giusta causa, Marcos Leonardo avrebbe diritto a ricevere l’intero importo del contratto firmato lo scorso anno col club saudita, ovvero quasi 20 milioni di euro per le restanti quattro stagioni (cinque milioni l’anno).
Per evitare il rischio di perdere il calciatore, gli arabi possono ora optare per un prestito in Arabia Saudita o per un trasferimento in un mercato ancora aperto, come Qatar, Russia o Turchia. Oppure ancora, se il DS giallorosso Massara dovesse tornare sulle orme dei suoi predecessori, valutare un trasferimento alla Roma nel prossimo mercato di gennaio.