La Ferrari è condannata a perdere, c’è una verità preoccupante dietro ai risultati non di certo ottimali della Rossa, soprattutto di Lewis Hamilton
Le aspettative per questa stagione erano completamente diverse, ma in realtà fino a questo momento sono più le sofferenze che le gioie. Leclerc ha spesso salvato la baracca con qualche podio e gare convincenti. Manca all’appello ancora la prima vittoria stagionale.

Questo Mondiale è ormai da archiviare per Lewis Hamilton, che in più di una occasione ha mostrato dell’insofferenza e anche una mancanza di mordente che ha fatto preoccupare in vista del futuro. Il problema qui non è vedere come può finire il campionato, ma capire se il 2026 può essere un anno positivo per il sette volte campione del mondo. Le voci su un suo possibile ritiro si sono susseguite da tempo e hanno fatto capire che non c’è una ferma certezza sul da farsi. Qualcuno ha parlato anche di Oliver Bearman come sostituto, promosso dopo l’esperienza alla Haas.
Alla base di tutto, però, non c’è solo l’adattamento difficoltoso di Lewis ma anche una base tecnica non all’altezza, con anni che continuano a passare senza una vera e propria crescita. In realtà ci sono anche dei condizionamenti esterni, o così è stato insinuato da qualcuno, che hanno portato il team a prendere decisioni sbagliate nei momenti cruciali. Nello specifico lo ha detto Neil Martin, ex capo della strategia della Scuderia, durante un intervento a Campioni Speaker riportato da PlanetF1.com.
I motivi dietro alle difficoltà di Hamilton: l’annuncio che stupisce tutti i tifosi della Rossa
Secondo quanto dichiarato da Martin: “Gli strumenti strategici che la Ferrari utilizza sono di altissimo livello, ma il vero ostacolo è arrivato dalle influenze esterne e dalla pressione costante che ha finito per condizionare le scelte del box, anche con piloti del calibro di Lewis Hamilton e Charles Leclerc”.

Hamilton a Monza ha voluto anche sottolineare un altro aspetto che lo ha condizionato in questo primo anno di Ferrari.
“Ci sono state tante novità, tantissimi impegni extra, nuovi partner, sessioni fotografiche, il tutto mentre cercavo di adattarmi a un contesto totalmente diverso. La Ferrari è il marchio più grande del nostro sport, e questo porta con sé una quantità incredibile di attenzioni e rumore di fondo”. Vedremo se dopo questo adattamento le cose andranno meglio nella prossima stagione.