I due argentini, schierati insieme dall’inizio nello sfortunato match contro il Torino, sono stati attentamente osservati da due emissari
Certamente se l’erano immaginata diversa. Forse addirittura trionfale, magari impreziosita da un gol a testa o da un geniale assist sfornato all’amico-compagno. Non è andato come avrebbero voluto i due argentini il match di campionato che ha visto la Roma, forte di sei punti su sei in classifica e ancora con la porta inviolata, ospitare nella sua tana un Torino dato in crisi di gioco e di risultati. Il calcio però sa regalare anche sorprese inaspettate, come ha constatato sulla sua pelle la squadra giallorossa uscendo incredibilmente dall’Olimpico con zero gol fatti e zero punti portati a casa.

L’occasione persa ha fatto male in particolar modo alla coppia di argentini schierata a sorpresa contemporaneamente in attacco dal tecnico di Grugliasco. In primis per il passo falso in classifica; in secundis per non aver brillato sul fronte d’attacco; per finire, per non aver lasciato una grande impressione a chi era venuto a vedere di proposito dal vivo i due talenti mancini in vista delle prossime convocazioni della selezione argentina.
Per la verità il più anziano dei due, la Joya, ha avuto anche un fastidioso infortunio come nefasto ricordo di una giornata da dimenticare: una lesione di basso grado alla coscia sinistra che costringerà l’attaccante a saltare il derby contro la Lazio e le successive partite. I tempi di recupero sono stimati in circa 2 settimane, con le sue condizioni che verranno monitorate giorno per giorno dallo staff medico dei capitolini.
Dybala-Soulé, flop nel giorno più importante
Come annunciato poche ore prima del fischio d’inizio del lunch match della terza giornata, due collaboratori del CT argentino Lionel Scaloni erano all’Olimpico per visionare in prima persona i progressi dell’ex Frosinone, già positivo e decisivo nelle prime due di campionato, e la condizione fisica dell’ex Palermo, reduce comunque da un lungo e fastidioso infortunio.

Se per il giovane prodotto della Next Gen bianconera il giudizio forse è rimandato (il fantasista ha avuto le sue occasioni, sprecandole, ma forse ha pagato anche una collocazione in campo non del tutto azzeccata), per il campione del mondo quanto emerso dall’Olimpico potrebbe essere stato davvero fatale.
Con le qualificazioni mondiali in Sudamerica già finite, con l’Argentina che ha staccato il pass da tempo, nella pausa di ottobre la formazione albiceleste avrebbe giocato delle amichevoli contro Venezuela e Portorico per testare la rosa e fare degli esperimenti. Una convocazione che forse riguarderà – e non è nemmeno certo – il solo Matìas Soulé.