Gasperini: “Il campionato è fondamentale, l’Europa altrettanto”

La Roma è si prepara ad affrontare la seconda sfida europea, la prima stagionale in casa, contro il Lille. Ad accompagnare la squadra come sempre ci sarà lo stadio gremito, previsti ancora una volta più di sessantamila tifosi giallorossi. Intanto ecco le parole del mister Gian Piero Gasperini in conferenza stampa, al suo fianco Evan Ndicka.

Che tipo di squadra è il Lille e che pericolosità ha?
” Il Lille è un’ottima squadra, dinamica e organizzata, che gioca in modo anche offensivo. Ha avuto un inizio di campionato con alcuni risultati non favorevoli, ma le prestazioni sono state buone e positive. Sarà una partita in cui bisognerà essere molto attenti e preparati, incontreremo una squadra di ottimo livello”.

I segnali che ha ricevuto da Dovbyk li sta ricevendo anche da Ferguson? Domani può partire titolare?
” Ferguson è un giocatore giovane, un 2004, ha 21 anni. Due anni fa ha fatto molto bene, l’anno scorso è capitato in una stagione di difficoltà per un infortunio e ha cambiato squadra a gennaio. Il tentativo è riportarlo su quelle che erano le speranze, visto che da giovane era partito così bene. Sta lavorando, si sta applicando. AI momento lui e Dovbyk si stanno alternando nel ruolo, l’importante è che entrambi abbiano una crescita sul piano fisico in primis e poi su tutto il resto”.

Come procede l’uscita dalla zona di confort e in che cosa consiste? C’è un suo maestro che la sta aiutando in questa fase?
“Per zona di confort intendo delle abitudini o consuetudini acquisite negli anni che poi, per caratteristiche o situazioni, ti trovi a dover trovare in modo diverso. Non è usuale per me finire le partite con due centrocampisti nel ruolo di attaccanti, come successo nel derby o a Nizza. La situazione in questo momento mi costringe a fare questo e devo pensare
anche a questo”.

Il fatto di giocare giovedì e poi domenica la spinge a un turn-over?
“La fatica contro il Verona non è stata fisica, ma sulle motivazioni. Non è facile uscire da partire come il derby, che ti toglie tante energie, o la prima di Europa League. Indubbiamente succede nella terza partita. Il Verona aveva una reattività superiore alla nostra. Forse anche il fatto di aver segnato abbastanza in fretta può aver condizionato. Non ho mai pensato che fosse un problema fisico, anzi”.

“Tra mercoledì e domenica c’era anche un giorno in più. Il problema è riuscire ogni volta a rientrare volta nella gara, a pensare alla partita successiva e a valutare l’avversario. Ci sta pensare che il Verona sia un avversario meno ostico, invece poi si rivela difficilissimo
Queste sono le abitudini che dobbiamo cercare di acquisire, nel calcio se fai le coppe si gioca ogni tre giorni. Deve diventare la normalità e non qualcosa di speciale”.

Come procede l’inserimento di Ziolkowski e Ghilardi? Giocheranno domani?
“Dietro stiamo facendo molto bene e c’è già un grande turnover. Hanno giocato almeno tre partite 19 giocatori, e ne abbiamo giocate 5-6 con quella di coppa. In questo momento chiaramente con Hermoso, Ndicka, Mancini e Celik ho giocato di più. Domenica ha esordito Ziolkowski, Ghilardi arriverà. Sono due ragazzi di prospettiva che faranno bene. In questo momento il rendimento della difesa è molto alto, ci sarà tempo anche per i ragazzi”.

Wesley fisicamente sembra stare bene, mentre nel gioco di squadra un po’ meno: come procede il suo inserimento?
“Parliamo di un ragazzo di 22 anni, che ha fatto 30 partite consecutive col Flamengo e che dovrebbe essere a fine stagione invece è appena cominciata. Il campionato italiano è diverso, ma ha dimostrato subito di avere un bel motore e una buona capacità d’inserimento. Ha margini tecnici d’inserimento con la squadra e nei tempi. Sembra che siamo qui da tanto, ma sono poche partite che stiamo giocando e lui ha avuto qualche problema, prima di viaggio e poi con una fastidiosa gastroenterite. Per età e motore può crescere e diventare un giocatore importante”.

Pensa di riproporre Soulé anche domani? Chi potrebbe giocare al suo posto?
“L’unico problema di giocare con così tanta frequenza possono essere gli infortuni, per fortuna finora non ci è toccato. Giochiamo anche a temperature diverse, abbiamo giocato due volte alle 12:30 e una alle 15. Ci può stare che in certe partite dai di più e puoi avere un accenno di crampi, ma sono ragazzi allenati bene che nel giro di pochissimo possono recuperare per la partita successiva.
Avendo fuori sia Dybala che Bailey forse davanti abbiamo meno alternative e questo ci costringe, o dall’inizio o a partita in corso, a utilizzare sempre gli stessi giocatori”.

Come vive le partite Gasperini? E’ contento che Koné sia rimasto?
“Koné è un giocatore molto forte e lo sta dimostrando anche in questo inizio di campionato, sta giocando anche con la Nazionale Francese ed è un grande risultato. Come vivo le partite? C’è una partecipazione forte, sicuramente, con la squadra e con i giocatori, perché ogni partita credo che sia una storia a parte. Sono partite molto equilibrate e tutte molto difficili. Abbiamo fatto risultati positivi, ma li abbiamo dovuti sudare fino all’ultimo. Forse partecipare così attivamente fa parte del mio carattere”.

Come vede Giroud? C’è un piano tattico per arginarlo?
“L’obiettivo è non portarlo in area di rigore, anche se si muove bene ovunque. Tre anni fa col Milan ha fatto qualcosa di straordinario ed è stato determinante per lo Scudetto. C’è una serie di giocatori che magari fino a qualche anno fa per età non erano più competitivi, invece vediamo anche con altri giocatori nel nostro campionato che la capacità di allenarsi e la qualità degli allenamenti hanno allungato la carriera e rendono competitivi giocatori che fino a qualche anno fa non si pensava potessero giocare fino a quest’età”.

Ha imposto un nuovo stile di gioco alla Roma: a che punto è l’assimilazione dei suoi principi?
“Vedo già una bella chiarezza e un’ottima partecipazione dei giocatori. Ho avuto la fortuna di incontrare giocatori calcisticamente evoluti, non ho incontrato particolari difficoltà. Ora sarà importante lavorare sui particolari, sugli atteggiamenti e sulle piccole cose.
Abbiamo già una buona predisposizione su certi principi e su come stare in campo, come affrontare le partite. Poi i dettagli e l’esperienza ci porteranno ad avere sempre maggiori risorse da poter mettere in campo”.

Per voi è più importante la Coppa o il campionato?
“E’ una domanda di tutti gli anni. Tutto è importante. Il campionato è fondamentale, l’Europa altrettanto e sarà così anche per la Coppa Italia. Abbiamo tre competizioni e dobbiamo affrontarle tutte col tentativo di andare più avanti possibile e di essere più competitivi possibile, quindi non fare delle scelte”.

Gian Piero Gasperini si arrabbia in panchina
Gasperini: “Il campionato è fondamentale, l’Europa altrettanto” – dajeromatv.it

Parla Ndicka: “Mi sento bene qui a Roma. Penso che ogni giocatore si senta bene”

Parla Ndicka: “Mi sento bene qui a Roma. Penso che ogni giocatore si senta bene” – dajeromatv.it

Ndicka, come stai dopo i crampi? Hai recuperato per giovedì?
Buongiorno a tutti. Conosco il Lille e il campionato francese: è una bella squadra, veloce davanti e fisica. Quanto a me, sto bene: mi alleno bene e spero di essere pronto per giovedì”.

Ndicka, cosa sta cambiando per te con il gioco di Gasperini?
Mi sento bene qui a Roma. Penso che ogni giocatore si senta bene quando è in campo. La difesa è la difesa, ma mi piace poter giocare in modo più offensivo rispetto all’anno scorso. Va bene così: sono qui per crescere e mi sento bene”.

Evan, giochi spesso e bene: su cosa stai lavorando da un anno e mezzo per alzare ancora il livello? C’è anche un lavoro psicologico oltre a quello fisico?
“In campo non gioco sempre bene: voi giornalisti vedete una parte, ma ci sono tante cose che non si notano. Fuori dal campo lavoro di più: palestra, cura dei dettagli, e a casa sto molto tranquillo, esco poco. Non c’è qualcosa di speciale, ma costanza e attenzione”.

Hai sempre giocato sul centro-sinistra con gli allenatori avuti alla Roma, ma c’è stato un periodo in cui Juric ti ha schierato centrale. È una posizione su cui stai lavorando anche con Gasperini o ti vede solo lì?
Mi sento bene dove il mister mi mette, sia a sinistra che al centro. In allenamento cambiamo spesso posizione, ma mi trovo bene ovunque”.

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