Trigoria, slitta il ritorno di Angeliño: le ultime

Continua il lavoro a Trigoria durante la sosta per le nazionali. Quest’oggi è tornato in gruppo Wesley, ancora out Angeliño. Per Bailey ancora lavoro a parte.

Il brasiliano è tornato a disposizione dopo un breve stop a causa di una contusione rimediata nell’ultimo match con la Roma. Angeliño invece risulta ancora indisponibile. Da capire invece il discorso per quanto riguarda Bailey che è fuori da ormai due mesi e non sembra ancora pronto per essere convocato con ogni probabilità non sarà del match nemmeno contro l’Inter.

wesley conduce il pallone durante Fiorentina-Roma
Trigoria, slitta il ritorno di Angelino: le ultime – dajeromatv.it

Zazzaroni: “Koné potrebbe essere scarificato”

Ai microfoni di ReteSport ha rilasciato una lunga dichiarazione Ivan Zazzaroni. Ecco le sue parole.

Gian Piero Gasperini in sala stampa
Zazzaroni: “Koné potrebbe essere scarificato” – dajeromatv.it

Cosa non ci hai scritto che non potevi scrivere? Adesso ce lo direi a noi..
“Ma no, abbiamo scritto tutto. Abbiamo trattato anche di doping, di Champions. Se la squadra era da Champions. Poi me lo chiedi anche. Tu capisci al volo cosa non ho scritto.”

E’ motivato?
“E’ molto carico”.

Però un pizzico di delusione per chi non è arrivato c’è oppure no?
“Ovvio che ci sia oltretutto lui è uno che è un perfezionista, uno che richiede, uno che non pretende; però alla fine sa perfettamente che le chiappe sono le sue quindi è chiaro che i giocatori che lui ha avuto… Rios e Fabio Silva erano giocatori che voleva, erano giocatori che lui voleva assolutamente”.

Rios e Fabio Silva più di Sancho?
“Sì, più di Sancho. Sancho a un certo punto, hai visto il discorso che ha fatto sull’attacco, no? Lui dice che l’attacco è fondamentale perché ti migliora tutta la squadra fondamentalmente. Che tutti hanno spinto sull’attacco, tutte le squadre avversarie della Roma hanno spinto sull’attacco, hanno comprato in attacco. E quindi è chiaro che lui si ritrova con un attacco sicuramente inferiore rispetto a quello delle 4 o 5 che stanno davanti”.

Avrebbe sacrificato Konè secondo te?
“Ma guarda secondo me a fronte di un attacco più forte sì, a fronte di un attacco più robusto, di soluzioni di attacco più forti probabilmente si. Se fosse dipeso più da lui no, ma è chiaro che se il mercato gli propendeva e richiedeva quel tipo di sacrificio forse quel tipo di sacrificio l’avrebbe fatto ma per un attacco molto molto forte”.

Sul mercato di gennaio, sul quale prima mi sembrava puntasse molto di più, ora dice ‘non è che poi cambia questo granché, non mi servono le mezze figure’, che è cambiato in questo mese?
“Cambiato no sicuramente ha una percezione dei problemi superiore rispetto a quella che aveva in estate dei problemi di carattere finanziario. Poi tutti hanno parlato di questi 90 milioni da ottenere il 30 giugno ma tu sai che sono molto variabili, che riguardano se vai avanti nelle coppe, se gli incassi sono sempre questi quindi chiaro che quelli davanti a noi diventeranno molti di meno in quel caso però quando lui dice gennaio non mi ha mai cambiato le cose, la sensazione che ho avuto io è che lui abbia oggi un’idea molto più chiara di quelli che sono i problemi della società, cosa che non aveva quando ha firmato”.

Non credo che lui non l’abbia capita gli hanno raccontato un’altra cosa.
“Probabilmente, questa è la mia supposizione, lui pensava che si potesse comprare per quanto si poteva vendere. Comunque c’erano delle soluzioni che si poteva comprare. Molte operazioni non sono andate a buon fine. Quindi Baldanzi non è andato, altri giocatori non sono andati, Pellegrini non è andato. Se vogliamo parlare di giocatori con un ingaggio molto alto. Quindi si è ritrovato in queste condizioni”.

La domanda sulla Roma che non arriva in Champions gliel’hai fatta te, gliel’hai imboccata te oppure è stato lui di rimando alla domanda?
“Io non imbocco mai nulla. Io ho lavorato su questo e lui mi ha detto la squadra non è da Champions non ha una struttura da Champions, poi se qualcuno davanti crolla e tu fai benissimo in Champions puoi anche entrarci, oppure se entri per via dell’Europa League se ti va veramente molto bene”.

Quando lui dice che gli allenatori dovrebbero avere delle clausole, se il mercato non gli piace o non rispetta quello che gli hanno promesso, di potersene andare, detto in questo momento insomma a me ha fatto un po’ pensare.
“E’ un tema che hanno, ti spiego nasce da una discussione fatta con Allegri che pensava la stessa cosa evidentemente a un certo punto i programmi che tu hai qualche modo per i quali tu hai firmato non vengono rispettati per ragione economica o per altri motivi non è giusto che un allenatore inizia il campionato in quelle posizioni. I due si sono sentiti e a un certo punto Allegri e Gasperini a un certo punto volevano portare questo tipo di tema anche a livello nazionale e a livello di Coverciano. Poi la cosa, anche altri allenatori sono stati interpellati, perché poi io ho chiamato Grosso, ho chiamato Italiano e Italiano era pronto anche a fare questo tipo di intervento, cioè è un tema che loro sentono, cioè la possibilità di poter allenare una squadra se tu non sei soddisfatto del mercato che la squadra ha fatto, oppure se i programmi non sono stati rispettati, ma non è tanto che può riguardare loro in certi momenti in cui magari sono particolarmente delusi, ma poi la cosa si supera però è un tema che loro vogliono portare avanti nei prossimi mesi per vedere di sbloccare questo tipo di norma”.

La possibilità che possano vincere qualcosa veramente qui a Roma c’è?
“Ma guarda io ti dico le risorse le hanno e questo lo sappiamo; da giugno si liberano del Settlement Agreement a quel punto…hanno lo stadio quindi il progetto stadio c’è, uno stadio già non solo disegnato, è un’idea molto chiara evidentemente hanno dei progetti questo mi sembra chiaro. La differenza rispetto ad altre proprietà è che è una persona fisica. ogni tanto appare come la Madonna Pellegrina e i soldi li ha e li vuole mettere, già li ha messi in gran parte per mettere a posto le cose e quindi se il Settlement Agreement salta evidentemente, perché salta a giugno, si arriva a prospettive diverse, e questo è anche un po’ il tema”.

Ancora una domanda. Prima lei ha detto ‘tutti gli indicatori mi portano a pensare che Friedkin voglia vincere qui alla Roma. L’indicatore che porterà a costruire la Roma da scudetto l’anno prossimo, il famoso centenario quale è?
“Te ne dico uno. Lo scorso anno mise 140 milioni sul mercato e c’era il Settlement Agreement, perché se vai a fare i conti tra i vari Le Fèe, Dovbyk, Soulè… una gran parte l’hai buttato, magari qualcosa con Dovbyk lo puoi in parte recuperare, non lo so, in ogni caso li ha messi. Quindi io da quello che vedo, dai progetti che hanno dal suo inserimento nell’ECF come cavolo si chiama, l’ex ECA, quindi questo rapporto con Nasser che prescinde anche dal discorso esclusivamente calcistico mi fanno pensare che è uno che vuole fare delle cose importanti qua”.

L’anno che fa un passivo di 90 milioni fa la squadra a De Rossi, l’anno che c’ha Gasperini va sotto di 13 e l’anno che c’ha Mourinho spende 4,5 e 7 è un paradosso però vabbè…
“Sai che se avessi speso 200 con Mourinho sarei stato l’uomo più felice del mondo”.

Come sta Mourinho? Ci si sente ancora?
“Mourinho ci scriviamo non dico tutti i giorni ma quasi”.

Gli manca Roma?
“Beh lui ha avuto un rapporto fortissimo con Roma, devo dire sinceramente che è anche molto preparato sulla Roma”.

Ma ancora?
“La segue. Segue, segue, segue. La seguiva molto quando era al Fenerbahçe. Sai cos’è? E’ una persona che ha una visione delle cose a 360 quindi sa tutto di tutti. Non so come cavolo faccia. Sa tutto di tutti”.

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