Zaniolo: “Chiedo scusa ai tifosi della Roma, non esulterei più così”

Nicolò Zaniolo, attualmente in prestito all’Udinese dal Galatasaray, ha rilasciato un’intervista a Il Corriere dello Sport nella quale ha affrontato diversi argomenti legati al proprio percorso professionale e personale, chiarendo alcune notizie circolate negli ultimi mesi.

Il giocatore ha spiegato di aver lasciato l’Atalanta non a causa di contrasti con l’allenatore Gian Piero Gasperini, ma per ragioni esclusivamente tecniche. Secondo quanto dichiarato, il rapporto con il tecnico è sempre stato improntato alla normalità e alla stima reciproca: “È uno dei più forti allenatori in circolazione. Sono andato via soltanto perché volevo più minutaggio.”

Il trequartista Nicolo Zaniolo con la Fiorentina
Roma, Zaniolo torna a far danni: ecco perché (LaPresse) – dajeromatv.it

Nel corso dell’intervista, l’attaccante ha anche smentito alcune indiscrezioni extra-sportive, tra cui quella secondo cui avrebbe lasciato la casa in affitto appartenuta a Francesco Totti perché considerata “porta sfortuna”. Zaniolo ha definito questa ricostruzione “una sciocchezza enorme”, ribadendo il proprio rispetto nei confronti dell’ex capitano giallorosso: “Totti è un idolo, una leggenda, il simbolo di Roma.” Il calciatore ha inoltre dichiarato di essere a conoscenza delle numerose voci che spesso accompagnano la sua figura, sottolineando come molte di esse siano, a suo dire, frutto di esagerazioni o di interpretazioni distorte dei fatti.

Nella parte finale dell’intervista, Zaniolo si è soffermato sull’esultanza dopo il gol segnato alla Roma lo scorso dicembre, quando vestiva la maglia dell’Atalanta. Il giocatore ha definito quel gesto “una reazione dovuta al momento che stavo attraversando”, spiegando che non intendeva offendere i tifosi giallorossi. “Giocavo poco, e quel gol per me rappresentava una liberazione — ha dichiarato — ma tornando indietro non esulterei più così. Chiedo scusa a chi si è sentito offeso.”
Zaniolo ha aggiunto di aver già chiarito anche altre situazioni relative a episodi di campo e di spogliatoio, come quello avvenuto al Viola Park, sottolineando che le autorità competenti “hanno accertato quanto realmente accaduto” e che l’intera vicenda è stata, a suo giudizio, “ingigantita rispetto alla realtà”.

Totti: “Con l’Inter servirà l’elmetto, ma la Roma può sognare”

La settima giornata di Serie A si accende con Roma–Inter, big match del sabato sera all’Olimpico. Francesco Totti, protagonista di mille sfide contro i nerazzurri, ha parlato a La Gazzetta dello Sport della partita e del momento della squadra di Gasperini. L’ex capitano giallorosso ha ricordato le sue battaglie contro l’Inter, sottolineando quanto questa sfida rappresenti per la Roma e per i suoi tifosi.

Tottti: “Ora c’è più business” – dajeromatv.it

Sull’approccio alla gara, l’ex numero 10 è stato chiaro: “Non servono giacca e cravatta, ma piuttosto l’elmetto. L’Inter è la squadra più elegante del campionato, ma all’Olimpico ci sarà da combattere.” Interpellato sui possibili protagonisti, Totti non ha avuto dubbi: “Lautaro e Dybala sono i due calciatori in grado di decidere la partita.”
Sulla sorprendente posizione di classifica dei giallorossi, ha aggiunto: “Penso che non se lo aspettasse nessuno, forse neanche Gasperini. Ma stare in vetta aiuta a sognare: il difficile è restarci.” Infine, un pensiero carico di orgoglio: “Lo Scudetto del 2001 l’ho vinto con la mia maglia, da capitano e simbolo della Roma. Per me vale anche più del Mondiale del 2006.”

Gestione cookie