La Roma tornerà in campo domani sera per affrontare i Glasgow Rangers nella quarta giornata della League Phase di Europa League. Obbligatori i tre punti per la banda Gasperini considerate le due sconfitte consecutive maturate con Lille e Viktoria Plzen.
I giallorossi svolgeranno nel pomeriggio odierno la rifinitura direttamente a Ibrox, l’affascinante impianto di casa degli scozzesi, mentre alle 18:30 andrà in scena la conferenza stampa di Gasp.

Nell’occasione il tecnico di Grugliasco fugherà qualche dubbio relativo sia all’undici iniziale sia alle condizioni di qualche elemento, su tutti Leon Bailey, nuovamente fermatosi nella seduta di ieri a causa di un infortunio.
Bailey di nuovo ai box
Altro problema muscolare per Leon Bailey che rischia, dunque, di saltare le ultime due gare prima della sosta, vale a dire Rangers, appunto, e Udinese, domenica alle 18 all’Olimpico. La reale entità dell’infortunio si conoscerà nelle prossime ore, ma considerando già il precedente stop le sensazioni non sono positive.

Il possibile forfait dell’ex Aston Villa andrebbe ad aggiungersi a quelli già certi di Angelino, Evan Ferguson e Paulo Dybala, con Gasp praticamente costretto a schierare i pochi elementi rimasti a disposizione in avanti. Certamente non una buona notizia considerando anche l’assoluta carestia di gol che ha contraddistinto l’inizio di stagione romanista.
Dybala out: è il momento di separarsi?
I numeri nel caso di Dybala sono il cuore del problema. Da quando è arrivato a Roma si è fermato 19 volte. In totale ha saltato 62 partite ufficiali. Ha accumulato 352 giorni senza poter essere a disposizione. Una somma che corrisponde a quasi un anno intero senza poter incidere sul campo.
La cosa più amara in tutto questo è che Dybala sembrava essersi rimesso davvero dentro al flusso di partite, ritmo e competitività. Negli ultimi match Gasperini aveva puntato forte su di lui. Era tornato a essere un riferimento. Aveva messo minuti pesanti. Aveva ritrovato continuità. Era apparso dentro al gruppo con convinzione e con presenza agonistica. Poi questa nuova frenata. E stavolta – anche per il contesto – pesa ancora di più.





