Nell’ultimo periodo il minutaggio di Pisilli è notevolmente calato e a gennaio non è esclusa una sua partenza in prestito. Su di lui il Genoa lo vorrebbe prendere in prestito fino a giugno. Dal canto suo la Roma gradirebbe portare nella capitale, proprio dai rossublù: Morten Frendrup, giocatore gradito da Gasperini.
Non è una novità l’interesse della Roma nei confronti di Frendrup, un nome che più volte è stato accostato ai giallorossi nell’ultimo anno. Dall’altra parte, con l’arrivo di De Rossi, il Genoa potrebbe seriamente pensare a Pisilli. C’è da ricorda che a lanciare per la prima volta da titolare il numero 61 della Roma è stato proprio il mister di Ostia, lo scorso anno contro la Juventus.
Ciò che potrebbe complicare la cessione di Pisilli è il discorso legato alle liste Uefa per l’Europa League. Il centrocampista, nonostante abbia già diverse presenze in Europa e sia nel complesso un calciatore già affermato in prima squadra, fa parte della “Lista B“, ovvero quella dedicata ai giocatori U21 che abbiano giocato per almeno due anni nelle giovanili del club di riferimento. Dunque, qualora Pisilli fosse ceduto, a livello numerico per gli impegni europei non sarebbe rimpiazzabile, se non da un calciatore della primavera.

Parla Abodi: “Importante che l’Italia vada al Mondiale. Europei 2023? Nessuno rischio”
Ai microfoni di Radio Anch’io Sport, il ministro dello Sport Abodi ha parlato delle situazione della Nazionale riguardo alla qualificazione mondiale e degli iter relativi alla selezione degli impianti di gioco per Euro 2032.

Ci Sarà uno stage, come fatto in precendenza, prima dei play-off?
“Penso proprio di sì, a febbraio ci sarà questo stage. Alla fine è interesse comune che gli azzurri vadano ai mondiali, anche per i club. Al di là delle polemiche sono convinto che si troverà un’intesa. Anche se gli altri lo fanno con un approccio diverso, noi abbiamo questa capacità di metterci i bastoni tra le ruote da soli”.
L’assegnazione dei prossimi europei è a rischio?
“Perdere gli Europei del 2032 è un rischio che non si corre. Non capisco perché vengano alimentati allarmi che non corrispondono alla realtà”.
La situazione di verifica degli impianti, dunque, procede regolarmente?
“Saremo pronti per settembre 2026 per fare in modo che la Federazione indichi alla Uefa cinque stadi. Tre ci sono, due si aggiungeranno sulla base di una competizione tra tutti i candidati. È finita l’epoca in cui si accettava passivamente che gli stadi italiani non fossero all’altezza. C’è un commissario straordinario, un piano finanziario strutturato con il ministro Giorgetti e un fondo equity dedicato, é un’operazione di sistema, ognuno sarà messo nella condizione di superare le pastoie della burocrazia e di avere supporti finanziati non a fondo perduto ma con investimenti che lo Stato farà in tutti progetti stadio”.





