Cambiano i programmi della Roma per la nuova stagione: l’erede di Ranieri non sarà Gasperini, ma un nuovo tecnico che porterà con sé due fedelissimi
La Roma si prepara a partire, dalla prossima stagione, con un nuovo progetto tecnico e un nuovo allenatore dal grande nome, con cui poter costruire qualcosa di importante. Quel tecnico, però, difficilmente sarà Gian Piero Gasperini. Per quanto l’allenatore dell’Atalanta abbia fatto intendere di voler cambiare aria dalla prossima stagione, il suo nome in questo momento è piuttosto lontano da Roma.
La dirigenza giallorossa potrebbe infatti puntare su un profilo diverso, un tecnico importante che garantirebbe anche un doppio colpo sul mercato.

Accostato con insistenza alla panchina della squadra capitolina, Gasperini è sicuramente uno degli allenatori che maggiormente faranno parlare di sé nelle prossime settimane. Il suo addio all’Atalanta, praticamente annunciato, apre infatti scenari incredibili in Serie A.
Con una Roma certa di dover ripartire da un nuovo allenatore, un Milan in totale subbuglio e un Napoli che dovrà dipendere, probabilmente, dalla decisione di Conte, di grandi panchine a disposizione per il tecnico orobico ce ne sarebbero davvero molte. Anche se, stando a quanto trapela dalle parti di Torino, la sua priorità in questo momento sembrerebbe la Juventus, in caso di esonero di Thiago Motta.
Anche per questo, non volendo aspettare troppo per bloccare il nuovo allenatore, la dirigenza giallorossa sembrerebbe aver preferito sfilarsi dalla corsa a Gasperini, per puntare invece con forza su un altro grande tecnico italiano, uno dei migliori da diversi anni a questa parte, pronto a far fare alla Roma il definitivo salto di qualità con l’aiuto dei suoi ‘fedelissimi’.
Roma, cambia tutto per il futuro: niente Gasperini, è lui il nome giusto per la panchina
Da Firenze a Roma, passando per Bologna. Potrebbe essere questo il destino di Vincenzo Italiano, uno degli allenatori di maggior talento del campionato italiano. Tecnico dalle idee moderne, forti, sempre rivolte a un gioco propositivo, l’ex Spezia ha dimostrato di poter sedere tranquillamente su panchine di squadre che affrontano le coppe europee, e si è meritato sul campo una grande chance nella sua carriera.
Dopo aver regalato momenti di grande calcio a Firenze, portando la squadra viola in finale di Coppa Italia e due volte in finale di Conference League, Italiano si è confermato anche alla guida del Bologna.
Raccogliendo l’eredità pesante di Thiago Motta, ha saputo infatti dare un’impronta di gioco riconoscibile ai rossoblù, riportando i felsinei in lotta per un posto in Europa. Un’impresa tutt’altro che scontata per un club che in estate ha venduto tutti i propri migliori giocatori.

Giovane, affamato ma anche molto esperto, Italiano rappresenta quindi per la dirigenza giallorossa un profilo ideale. Non il grande nome, alla Conte, che costringerebbe la società a modificare del tutto i propri piani, puntando su investimenti rilevanti per poter cercare di vincere da subito, ma un tecnico più ‘da progetto’, in grado di gestire anche i momenti difficili della squadra, senza badare troppo ai nomi dei giocatori ma puntando fortemente su un calcio identitario.
Identità che sarebbe garantita anche da due colpi pronti a essere confermati in casi di arrivo ufficiale dell’allenatore sulla panchina giallorossa. Il primo è Saelemaekers, che la Roma potrebbe riscattare dal Milan e che rappresenterebbe, nel calcio di Italiano, un jolly prezioso, adattissimo alle sue idee. L’altro potrebbe essere invece quel Lucumì che il tecnico sta allenando, con ottimi risultati, a Bologna e che potrebbe essere ormai pronto per la sua prima avventura in una big.