Curioso retroscena che coinvolge uno dei senatori del gruppo giallorosso: cosa è accaduto dopo il passaggio di consegne tra mister
Ne sono successe di cose, alla Roma, prima dell’arrivo del ‘normalizzatore’ – nell’accezione più positiva del termine, considerando l’eccezionale lavoro del 73enne di San Saba – Claudio Ranieri. Il popolo giallorosso, nonostante la brutta piega che stava prendendo la stagione 2023/24, continuava ad avere José Mourinho nel cuore.

L’esonero, datato gennaio 2024, di colui che aveva riportato la Roma a vincere un trofeo europeo a 61 anni di distanza dalla prima ed unica ed ultima volta, ha letteralmente devastato il popolo giallorosso, che tuttavia hanno placato quasi subito la loro ira grazie alla scelta fatta dai Friedkin per la successione dello ‘Special One’.
Come noto, sulla panchina dei capitolini arrivò Daniele De Rossi, uno dei figli prediletti della parte giallorossa della città, idolo assoluto della piazza, e secondo solo a Francesco Totti come amore ricevuto dalla piazza. DDR, il numero 16, colui che fu in qualche modo ‘costretto’ a lasciare il club della sua vita per insanabili divergenze con la proprietà dell’epoca, era tornato. Forte di un entusiasmo per il primo prestigioso incarico da allenatore della sua ancor giovanissima carriera.
Pur molto diversi come stile, come approccio tattico, come linea comunicativa da adottare con la stampa, e anche inevitabilmente come palmarès, Mourinho e De Rossi condividevano la comune idea sull’importanza di Gianluca Mancini, uno dei veterani dello spogliatoio, per il gruppo. Per lo sviluppo dei rispettivi progetti.
Non è un caso che, dopo che lo stesso ex centrocampista fu licenziato in tronco dai Friedkin, l’ex Atalanta si espose in prima persona mostrando il suo rammarico. Come già aveva fatto qualche mese prima quando ad esser cacciato era stato il portoghese.
Mancini, aneddoto a sorpresa: De Rossi contro Mourinho
Intervenuto in diretta a ‘Radio Radio‘ dopo aver parlato con De Rossi – ancora in cerca di una nuova occupazione dopo il suddetto esonero – il giornalista Enrico Camelio ha svelato un gustoso retroscena su una sostanziale differenza nel comportamento in campo del difensore giallorosso subito dopo l’approdo del nativo di Ostia Lido sulla panchina del club.

“Parlando con De Rossi, mi ha svelato un retroscena su Gianluca Mancini. Quando arrivò in panchina, lo vedeva protestare come un pazzo anche per un semplice fallo laterale e a quel punto Daniele gli ha fatto capire che non era possibile continuare così, perché poi se ci fosse stato da protestare per un rigore non sarebbe diventato credibile. Prima c’era tutta una pagliacciata organizzata dal precedente allenatore della Roma – Mourinho, ovviamente -: ora è molto più composto in campo“, ha svelato senza troppa diplomazia il giornalista.