Il giorno dopo di Atalanta-Roma, match in cui sono emerse polemiche arbitrali, arrivano delle eliminazioni molto importanti dal presidente dell’AIA, ovvero: Antonio Zappi.
Quella di ieri sera, tra Atalanta e Roma, è stata una partita molto tirata e combattuta. A spuntarla sono stati i bergamaschi, che per l’ennesima volta, si qualificano alla Champions League. La Roma invece, si lecca le ferite, tornando a perdere una partita in campionato, dopo una striscia di diciannove risultati utili consecutivi.

Durante la partita, c’è stato un episodio dubbio. Un contatto in area, tra Kone e Pasalic, prima sanzionato come calcio di rigore, per poi essere revocato dall’arbitro Sozza, grazie all’ausilio del VAR; ha scatenato la rabbia e la frustrazione di mister Claudio Ranieri nel post partita, ai microfoni di DAZN. In merito alle dichiarazioni del tecnico giallorosso, subito dopo il triplice fischio, è intervenuto il presidente dell’AIA, Antonio Zappi. Di seguito le dichiarazioni del presidente dell’AIA.
Zappi: “Non si tratta di calcio ddi rigore”
“Siamo sinceramente dispiaciuti per le dichiarazioni di Claudio Ranieri in merito all’episodio del rigore inizialmente assegnato per un contatto tra Pasalic e Koné, poi correttamente revocato dal Var. Il designatore Gianluca Rocchi mi ha confermato la bontà della valutazione tecnica che sarà illustrata pubblicamente anche nella prossima puntata di ‘Open VAR’.

Non si trattava di calcio di rigore. Pasalic interviene, ma è il giocatore della Roma che, per effetto della propria dinamica, finisce addosso all’avversario. Ranieri è un allenatore da sempre rispettato per la sua correttezza, misura e cultura sportiva. Ed è proprio per questo che le sue parole hanno un peso rilevante.
Tuttavia, in questo caso, la ricostruzione non corrisponde a quanto emerso dalle immagini e dalla valutazione tecnica. Il VAR è infatti intervenuto nel pieno rispetto del protocollo, correggendo un errore chiaro e determinante. Mi fa piacere sottolineare che anche la stampa sportiva nazionale ha riconosciuto l’appropriatezza della decisione.
Siamo alle battute finali di un campionato bellissimo e molto combattuto, e in questo momento più che mai è fondamentale che tutti gli allenatori, dirigenti, arbitri e media esercitino la massima responsabilità. Le parole dette nei grandi stadi arrivano fino ai campi di periferia, dove purtroppo troppo spesso si trasformano in tensioni o addirittura in violenza. Continueremo a fare del nostro meglio con equilibrio, trasparenza e rispetto per tutti. Chiediamo solo che lo stesso rispetto venga riservato al nostro difficile e delicato ruolo”.