A Trigoria il mister giallorosso Claudio Ranieri ha ricevuto il prestigioso Premio Giuseppe Colalucci, una sorta di riconoscimento per la sua lunga e prestigiosa carriera.
Il Premio Giuseppe Colalucci prende il nome dalla figura dell’avvocato/giornalista direttore del Tifone, attivo a cavallo tra gli anni ’50 e ’80 e forte punto di riferimento nell’ambito comunicativo della Capitale. Un riconoscimento che nel corso del tempo ha visto premiati anche il sindaco Gualtieri, Venditti, D’Alema e Papaleo.

Claudio Ranieri è stato insignito del Premio, giunto alla sua undicesima edizione, da una delegazione della giuria composta da Guido D’Ubaldo, Andrea Garibaldi e Alessio Di Francesco presso quella che è la casa sportiva del club giallorosso, vale a dire il Centro Sportivo Fulvio Bernardini.
Il mister, visibilmente soddisfatto e appagato, ha commentato l’accaduto, lasciandosi andare anche a un rapido commento sull’annosa questione Var di Bergamo e l’imminente sfida contro il Milan, sconfitto mercoledì all’Olimpico dal Bologna nell’atto conclusivo della Coppa Italia.
Le parole di Ranieri
“È il momento giusto per questo riconoscimento perché sono giunto alla fine della mia carriera. Hanno aspettato le ultime due giornate per farmi arrabbiare. Se ci spiegano che il protocollo Var va applicato in un certo modo, poi fanno il contrario e lo rivendicano pure una reazione come la mia è il minimo.”

Prosegue: “Dobbiamo dare il massimo nelle ultime due partite, contro Milan e Torino, poi quel che sarà, sarà. Non ho visto la finale di Coppa Italia, anzi, per essere preciso ho visto solo l’ultimo quarto d’ora. Ma se il Milan sarà arrabbiato dopo questa sconfitta noi lo saremo ancora di più.”
Il burrascoso post-partita di Bergamo
Ciò che aveva scatenato l’ira di mister Ranieri in seguito alla sconfitta per 2-1 con l’Atalanta era stato l’annullamento del penalty tramite on field review da parte dell’arbitro Sozza. Il tecnico testaccino recriminava, appunto, la difformità di applicamento del protocollo Var, non intervenuto in episodi analoghi:
“Voglio sapere cosa pensate del rigore, perché si può discutere se c’era o non c’era, ma ci hanno sempre detto che il Var interviene solo se c’è un evidente errore. Si vede chiaramente che Pasalic sbaglia l’intervento, si pianta e tocca il ginocchio del mio giocatore. Il Var non doveva intervenire: l’arbitro ha dato il rigore e rigore era. Ci dispiace che non ci sia uniformità di giudizio. Lo dirà anche Rocchi: perché sei intervenuto? Una volta dato il rigore, il Var non poteva intervenire, questo ci è stato detto.
Il punto non è se è rigore o no, ma per giustizia sportiva vogliamo sapere perché l’arbitro Sozza è stato richiamato al monitor. Altrimenti ditecelo: abbiamo cambiato le regole e noi accettiamo. Non siamo d’accordo ma accettiamo.”