Sulla sponda giallorossa impazza ancora il toto-allenatore: quel che è certo è che si debba valutare con attenzione una cosa
Archiviata con successo la penultima giornata di campionato (coincidente con l’ultima esibizione casalinga non solo della stagione della squadra, ma della carriera di un romanista DOC come Claudio Ranieri), la Roma resta concentrata in vista degli ultimi 90′ della stagione. Che potrebbero ancora regalare la sorpresa Champions, se i risultati degli stessi giallorossi e della Juve – anche la Lazio è formalmente in corsa, ma appesa ad un filo – dovessero andare in una determinata direzione.

Fuori dal campo però, si parla sempre e solo di un argomento: il nome del nuovo tecnico chiamato a raccogliere la pesante eredità lasciata in dote da Sir Claudio. Che, per inciso, sarebbe in testa alla classifica se il campionato fosse iniziato a gennaio 2025.
Come se non bastasse la pletora di nomi accostati al club di Trigoria in questi mesi, solamente nelle poche giornate successive all’ultima esibizione all’Olimpico nuovi profili sono emersi come presunti candidati al ruolo di condottiero della squadra.
Si è partiti con la bomba del martedì mattina, quella poi smentita in tutte le salse sia dall’entourage del tecnico che dalla stessa società capitolina: Jürgen Klopp, per il cui arrivo nella Capitale il giornalista de ‘La Stampa’ Enrico Testa ci ha (ri)messo la faccia, è già una pista archiviata. Se mai fosse stata realmente battuta.
Poche ore dopo è toccato a Nuno Espirito Santo, attuale allenatore del Nottingham Forest, partecipare suo malgrado al grande ballo. Anche in questo caso, a meno di 24 ore dall’indiscrezione, ci ha pensato Gianluca Di Marzio ad affermare con certezza che il saotomense non sia realmente nel novero.
Nuovo allenatore Roma, la certezza è una sola
Ecco che allora, coi nomi di Farioli, Sarri, Allegri e lo stesso Gasperini che comunque, loro malgrado, non sarebbero usciti ufficialmente dalla lista, qualcuno sta provando a fare discorsi più generali. Riguardanti il valore della rosa giallorossa a prescindere da chi poi effettivamente siederà sulla panchina.

Lo spunto per un discorso di questo tipo arriva direttamente dalla partita disputata dai ragazzi di Ranieri contro il disastrato Milan di Sergio Conceiçao. Le parole del giornalista Alessandro Cristofori, intervenuto a ‘Radio Romanista‘, sono più che chiare in merito.
“La prestazione di ieri non è stata esattamente all’altezza, anche perché avevi di fronte una squadra distrutta. Due o tre volte il Milan ha avuto anche l’occasione di passare in vantaggio. Per la Roma la cosa più importante da fare con il nuovo allenatore sarà valutare con attenzione la rosa, perché il rischio è quello di pensare che la squadra sia a posto così“, ha affermato.