Nella sempre più confusa ridda di voci sul tecnico che prenderà il posto di Claudio Ranieri, spunta la rivelazione inaspettata
Telenovela. Fiction. Tormentone. Incubo, come ormai è vissuto da parecchi tifosi, stanchi di leggere sentire ogni giorno, tanto sui giornali quanto sui social o via radio, un nome diverso. Un profilo differente – italiano o straniero che sia – accostato alla panchina della loro squadra del cuore.
Sta assumendo i contorni di una vera e propria rappresentazione teatrale – il cui finale però appare ancora tutto da scrivere – la scelta del tecnico che dovrà succedere a Claudio Ranieri alla guida della Roma.
La settimana post-Milan, quella che avvicina i giallorossi all’ultimo impegno di campionato contro il Torino, è stata segnata dalla clamorosa voce, poi smentita, del presunto accordo tra Jürgen Klopp e i Friedkin per un incredibile arrivo del tedesco nella Capitale. Nonostante l’autorevolezza della rivelazione (Enrico Testa, giornalista de ‘La Stampa‘), tutto è stato archiviato nel giro di poche ore.
Anche il secondo nome nuovo della settimana, quello di Nuno Espirito Santo – attuale tecnico del Nottingham Forest – è stato stroncato dopo poche ore da Gianluca Di Marzio: “Non è nella lista dei candidati papabii“, ha detto il giornalista.
Inevitabile dunque tornare su profili già battuti. Su nomi fatti mesi fa e ora ripescati dall’infinita lista che il Ds Ghisolfi e Ranieri stanno vagliando da tempo. Su questa scia si installa il pensiero di Piero Torri, un giornalista da anni molto vicino alle faccende del club giallorosso, che ha fornito una sua personale chiave di lettura sull’argomento.
Dal ritorno della pista Mancini al ‘no’ di Fabregas: Torri dice tutto
Intervenuto come di consueto a ‘Radio Manà Manà Sport’, Torri ha rilanciato il nome di Roberto Mancini, soffermandosi poi su un retroscena che potrebbe spiegare il ritardo nell’annuncio della proprietà sul nuovo allenatore della ‘Lupa’.
“Pochi parlano di Roberto Mancini. Vero è che ha preso una bella liquidazione dagli Arabi, ma credo abbia voglia di tornare su una panchina, così come Allegri. Probabilmente i Friedkin hanno trovato più difficoltà rispetto a quelle che pensavano. Quanti nomi c’erano nella lista presentata da Ghisolfi e Ranieri? Io dico cinque, non di più. E poi l’elenco è stato consegnato un po’ di tempo fa. Secondo me, la lettura è questa: la Roma ha ricevuto un ‘no ‘che non si aspettava, e secondo me quel rifiuto è arrivato da Fabregas“, ha rivelato una delle voci più apprezzate dell’etere romano.
