Ferve ancora il dibattito sul profilo che dovrà sostituire Claudio Ranieri sulla panchina del club giallorosso: spunta il retroscena
Il Miracolo, quello con la M maiuscola, non si è compiuto. C’è mancato però davvero poco perché Claudio Ranieri riuscisse nell’ennesima grande impresa di una carriera forse troppo spesso sottovalutata.

Ricordato dal grande pubblico per l’exploit in terra inglese col Leicester City, diventato Campione d’Inghilterra sotto la sua guida nel 2016, il mister di San Saba può comunque fregiarsi, nella sua terza avventura di ritorno alla Roma, dell’invidiabile primato di capoclassifica del girone di ritorno.
Dal suo arrivo, a metà novembre, Sir Claudio ha collezionato 17 vittorie, a fronte di cinque pareggi e sole 4 sconfitte, in 26 gare in Serie A. Lo score dice 56 punti: un’enormità, purtroppo non sufficiente a regalare alla piazza il sogno Champions League, un traguardo che i giallorossi ormai falliscono con amara regolarità dalla stagione 2018/19.
Giova ricordare che il 73enne, che col Torino, all’ultima di campionato, ha salutato per sempre la sua quasi 40ennale parabola da allenatore, aveva rilevato alla guida dei giallorossi Ivan Juric, la cui disastrosa parentesi aveva gettato la Roma in piena zona retrocessione.
Il tecnico croato, che poi non ha fatto molto meglio alla guida del Southampton in Premier (i ‘Saints‘ sono retrocessi aritmeticamente con 7 giornate di anticipo) aveva a sua volta sostituto in panchina Daniele De Rossi, brutalmente allontanato dai Friedkin dopo sole 4 gare di campionato nonostante un rinnovo di contratto triennale fresco di firma.
Roma, svelato il ‘peccato originale’: c’entra De Rossi
Considerate le attuali e reali difficoltà del club capitolino a reclutare un degno erede del magnifico Claudio, con tantissimi nomi avvicinati, corteggiati, oggetto di rumors infiniti, ma senza che tutto ciò, dopo mesi e mesi, abbia prodotto effettivamente qualcosa di concreto, ci si interroga sugli errori dei Friedkin. E anche sulla supposta mancanza di appeal che evidentemente la società giallorossa (non) genera in alcuni dei prestigiosi profili di cui si parla tanto.

Il giornalista Enrico Camelio, ospite radiofonico fisso sull’emittente ‘Radio Radio‘, ha dato la sua chiave di lettura della paradossale situazione che vede il sodalizio capitolino ancora senza allenatore per la prossima stagione.
“L’errore più grave della Roma è stato esonerare De Rossi. Tutti i giocatori erano con lui, si sarebbe creata alchimia. Andare ora dopo Ranieri…io avrei paura. La panchina giallorossa scotta“, ha rivelato Camelio nel corso di una diretta su TVPlay, il canale Twitch di Calciomercato.it.