Il 73enne ormai ex tecnico, ha vacillato a lungo prima di fare la sua scelta sull’incarico da CT dell’Italia che gli era stato affidato
È successo tutto così in fretta che ciascun attore coinvolto direttamente o indirettamente nella questione, ci ha messo un po’ a realizzare che tipo di scenario si sarebbe andato configurando. Sia che il diretto protagonista avesse accettato l’urgente proposta del Presidente Federale Gabriele Gravina, sia che l’avesse declinata.

Sono state 48 ore davvero di fuoco quelle vissute leggendo gli aggiornamenti della stampa nazionale e i migliaia di interventi sui social, per non parlare della miriade di opinioni e di gridi di vero e proprio allarme nel sempre bollente etere romano.
Claudio Ranieri, l’uomo dei miracoli, colui che da quando ha preso le redini della Roma, nello scorso novembre, sarebbe (stato) primo in classifica in Serie A, ha rifiutato la panchina dell’Italia. Ebbene sì, è tutto vero. È successo veramente.
Quello che era sembrato un solo ostacolo di tipo regolamentare (il famoso doppio ruolo che il 73enne di San Saba si sarebbe trovato a svolgere prima come consulente della Roma e poi come CT della Nazionale) non è stato alla fine il fattore determinante nella clamorosa decisione assunta dal condottiero di tante battaglie vinte sulle panchine del Leicester, del Cagliari, della stessa Roma e chi più ne ha più ne metta.
Con un messaggio inviato attraverso il canale WhatsApp nella notte immediatamente successiva alla modesta partita – l’ultima col tecnico toscano in carica – dei ragazzi di Luciano Spalletti al cospetto della Moldavia, Ranieri ha espresso il suo legittimo rifiuto a tradire il popolo giallorosso.
Già perché giova ricordare che, oltre ad aver assunto un impegno coi Friedkin e col suo stesso successore Gian Piero Gasperini per essere il punto di riferimento, il collante della nuova Roma, Ranieri aveva più volte assicurato di non voler più esercitare il suo ruolo di tecnico. Mai più. Nemmeno per il club del suo cuore.
Ranieri, la verità e il retroscena: tutto svelato
“Ringrazio il Presidente Gravina per l’opportunità, un grande onore. Ma ho deciso di restare a disposizione della Roma nel mio nuovo incarico in modo totale. I Friedkin mi hanno dato il loro pieno supporto e appoggio, la decisione è solo mia“, ha detto Ranieri ai microfoni dell’ANSA.

Una versione di fatto confermata dalle parole del Direttore de ‘Il Corriere dello Sport‘ Ivan Zazzaroni – che aveva intervistato personalmente Ranieri in esclusiva appena qualche giorno prima – rilasciate ai microfoni di ‘Tele Radio Stereo’.
“A Ranieri 15 giorni fa gli avevo scritto: “Preparati, perché se perdono con la Norvegia chiamano te…“. Ieri sera gli ho scritto e gli ho chiesto: “Ma cosa ti blocca?”, e lui mi ha risposto: “La coreografia della Sud. Si sono fidati di me, come faccio ad andare via” Fra l’altro secondo me il doppio incarico sarebbe stato impossibile da gestire. A me dispiace da appassionato della nazionale, ma per i romanisti immagino sia una grande notizia“, ha rivelato il giornalista.