Le dichiarazioni su Ranieri hanno fatto discutere tutti, sia a Roma che nel resto d’Italia. C’è chi pensa che l’ex tecnico della Roma si sia comportato male per la Nazionale
La chiamata del presidente Gravina doveva essere accettata senza se e senza ma. Questo sostanzialmente il pensiero di una parte dell’opinione pubblica e dei media, che consideravano Ranieri l’uomo giusto per traghettare l’Italia al Mondiale. La sua scelta di rimanere nella Capitale non è andata giù a molti.
La polemica innescatasi dopo il rifiuto di Claudio Ranieri alla panchina della Nazionale ancora non si è placata. Da Sacchi a Gravina, passando per Sky e La Gazzetta dello Sport, sono in molti quelli che non hanno accettato il “no” dell’ex tecnico di Roma e Cagliari a quella che dovrebbe essere la scelta di cuore più semplice. In realtà Ranieri aveva già smesso di allenare quando è arrivata la chiamata del presidente della FIGC, visto che per sua stessa ammissione non aveva più né le forze né le motivazioni per andare avanti con i giallorossi. Si dirà che il ruolo di ct è diverso per impegno e tempistiche, ma regala, si fa per dire, pur sempre moltissime pressioni, soprattutto in questo momento.
L’Italia rischia di saltare per la terza volta consecutiva la qualificazione ai Mondiali e questo sarebbe imperdonabile. Quasi tutti credevano che Ranieri, con la sua esperienza e preparazione fosse l’uomo giusto per traghettare il gruppo verso l’impresa, centrando il play-off e superando l’ostacolo.
Altra bordata a Claudio Ranieri: il suo rifiuto alla Nazionale non è andato giù a molti
Nonostante lo stesso Gravina si sia arreso alla parola data da Ranieri alla Roma, in molti nella stampa nazionale continuano ad attaccare il mister di San Saba. Ad esempio il noto giornalista televisivo Fabio Ravezzani ha sparato a zero contro il famoso rifiuto. Su X ha scritto: “Divertente. Scrivi che Ranieri si è comportato male dando prima l’ok a Gravina e poi cambiando idea e si scatena la cloaca romanista. Ovviamente Gravina è colpevole quanto e più di Ranieri per la gestione della crisi. Ma fin lì non ci arrivano…”.
Uno scontro di opinioni e non solo per appartenenza geografica e ideologica, ma forse anche per fede calcistica. Fatto sta che per il momento le polemiche non si sono ancora placate e si sta provando a far passare Ranieri come il colpevole di questa storia, quasi come avesse davvero rinunciato ad una chiamata alle armi. Disertore della Patria.
