Il club giallorosso, al pari di quello rossonero, ha completato la sua rivoluzione tecnico-dirigenziale: servita la beffa al Diavolo
Pur avendo concluso la scorsa stagione in modi diametralmente opposti – la Roma ha conteso alla Juve il quarto posto fino all’ultimo minuto dell’ultima gara di campionato, mentre il Milan ha salutato la possibilità di approdare in Europa già prima dell’ultima giornata proprio per effetto della sconfitta contro i giallorossi – le due big della Serie A hanno optato per la stessa scelta: la rivoluzione. E rivoluzione è stata, a tutti i livelli.

Dopo un casting durato diverse settimane, il club di Via Aldo Rossi ha rimpiazzato il DS D’Ottavio, che ha lasciato il club a dicembre del 2024, con Igli Tare, il dirigente che tanto bene ha lavorato in 14 anni di fruttuosa esperienza alla Lazio. Come nuovo allenatore, considerando l’insoddisfacente cammino della squadra agli ordini di Sergio Conceiçao, la dirigenza meneghina ha optato per un prestigioso cavallo di ritorno.
Max Allegri, che sembrava destinato al Napoli – che poi invece ha convinto Antonio Conte a proseguire nella sua vincente esperienza all’ombra del Vesuvio – è stato individuato come il profilo giusto per tornare ai livelli che competono ad un blasonato club come quello rossonero.
E la Roma? I giallorossi hanno impiegato 6 mesi per trovare il sostituto di Claudio Ranieri, già da tempo destinato all’addio definitivo alla carriera di allenatore come da lui stesso gridato ai quattro venti. Successivamente, dopo mesi di dubbi sull’effettiva bontà del suo operato, il DS Florent Ghisolfi è stato rimosso dal suo incarico. L’importante incarico è stato preso da una vecchia conoscenza del club di Trigoria. Uno che ha già fatto le fortune proprio del Milan pochi anni fa.
Massara alla Roma, rimpianto Milan: c’è l’annuncio
Legato a doppio filo alla figura di Paolo Maldini, il Direttore dell’area tecnica artefice del percorso che portò il Diavolo a vincere lo Scudetto con Stefano Pioli nel maggio del 2022, Frederic Massara ha interrotto il suo rapporto col Milan nello stesso momento i cui i vertici della proprietà hanno optato per il licenziamento della bandiera, ai primi di giugno di due anni fa.

Già corteggiato, per lo meno stando ad insistenti indiscrezioni riferite dalla stampa nazionale, anche dalla Juventus dopo il siluramento di Cristiano Giuntoli, l’ex giocatore del Pescara ha scelto la Roma per quella che è a tutti gli effetti la sua terza esperienza da dirigente in seno alla società capitolina.
Andrea Camplone, ex compagno di squadra di Gian Piero Gasperini e dello stesso Massara ai tempi del Pescara, è recentemente intervenuto ai microfoni di Tele Radio Stereo.
“Frederic è un numero uno. Abbiamo fatto due corsi a Coverciano, mi ha fatto da secondo al Pescara e al Martina Franca, era già preparato a quei tempi. Mentre era un mio assistente, allo stesso tempo lavorava con Sabatini, non so quante partite vedesse già all’epoca. È un fenomeno, scopre giocatori due minuti dopo che lo ha iniziato a vedere. Al Milan avrebbe meritato un trattamento migliore, ma sono sicuro che ora nel club rossonero si stiano mangiando le mani“, ha detto l’ex calciatore.