Stretto dalla necessità di registrare a bilancio 15 milioni di plusvalenze, il club giallorosso ha deciso di privarsi del big: affare fatto
Dopo mesi di indiscrezioni, rumors, conferme, smentite e dietrofront, la Roma ha finalmente completato l’annunciata rivoluzione tecnica, quella che sarebbe dovuta passare, come del resto è accaduto, dall’addio alla panchina giallorossa di Claudio Ranieri. L’uomo della rinascita. Colui che, dal suo ritorno in un freddo pomeriggio di novembre, ha guidato la squadra ad una rimonta incredibile in campionato, quasi culminata con una qualificazione alla Champions League che avrebbe avuto del miracoloso.

Nonostante gli sforzi e l’ottimo cammino che hanno fatto della Roma il club capoclassifica in campionato se prendiamo in considerazione il solo girone di ritorno, i ragazzi di Sir Claudio non sono riusciti ad agguantare il quarto posto, l’ultimo utile per un posto nell’Europa che conta.
Un eventuale approdo nella kermesse più prestigiosa del Vecchio Continente avrebbe dato anche una grossa mano ai capitolini sul fronte del Fair Play Finanziario: gli introiti derivanti dalla partecipazione alla Champions avrebbero facilitato di molto il lavoro dei due nuovi arrivati: Gian Piero Gasperini in panchina e Frederic Massara nel ruolo di DS della società.
La necessità di incassare alcuni milioni – circa 15 – sotto forma di plusvalenze a bilancio è il primo arduo compito che l’ex dirigente del Milan è chiamato a svolgere prima del 30 giugno. La cessione di Angeliño all’Al Hilal, che pareva cosa fatta prima del Mondiale per Club, è ormai definitivamente tramontata. Sullo spagnolo insiste l’interesse di Sunderland, Bournemouth e Crystal Palace, mentre in Arabia anche l’Al-Nassr di CR7 si è fatto ultimamente vivo sul giocatore.
Roma, Paredes ai saluti: le parole di Riquelme
Oltre allo spettro, che si starebbe facendo sempre più concreto, della dolorosa cessione dell’inamovibile Evan Ndicka per ottemperare agli obblighi di natura finanziaria, il club giallorosso sta per chiudere un’altra operazione in uscita. Una cessione per la verità annunciata da mesi, che però in taluni periodi pareva davvero tramontata. Macché. La pista è più viva che mai.

“Tutti conoscono il rapporto che ho con Leandro. Ha le porte aperte per il nostro club. Questo è quello che posso dire. Che passino giorni senza dire nulla, per poi tornare a parlare dopo essere stati esclusi, fa parte del gioco, è sempre così. Ho un ottimo rapporto con lui. Non posso comunicare molto di più“, le parole rilasciate al portale ‘Canal de Boca‘ dal presidente del Boca Juniors Juan Romàn Riquelme a proposito di un ritorno in Argentina di Leandro Paredes.
Legato alla Roma da un contratto, rinnovato lo scorso 11 marzo, fino al giugno 2026, il calciatore aveva sottoscritto un accordo che prevedeva una clausola d’uscita esercitabile dallo stesso club Xeneize. A fronte del versamento di 3,5 milioni i giallorossi sono sostanzialmente obbligati a salutare il centrocampista, celebre per le sue numerose dichiarazioni d’amore nei confronti del sodalizio sudamericano fatte in questi mesi.
ll Boca ha deciso di affondare il colpo per il campione del mondo raggiungendo un accordo con l’entourage dello stesso. La Roma, ormai, attende solamente che arrivi l’offerta di 3,5 milioni di euro per ufficializzare l’addio al carismatico centrocampista.