Michael Schumacher ha rappresentato la massima espressione del Motorsport per diversi anni e ha saputo trascinare moltissimi fan verso la F1. C’è un tristissimo addio per tutti
Il campione tedesco ha avuto nel corso della sua carriera anche la voglia di provare a cimentarsi con le due ruote, con dei test e alcune gare nella Superbike tedesca. Smise per colpa di qualche incidente di troppo e dei problemi seri al collo.

Quando pensiamo al Kaiser, ovvero a Michael Schumacher, pensiamo alle sue imprese in Formula 1, con i sette titoli mondiali portati a casa che ancora oggi rappresentano un record imbattuto (eguagliato solo da Hamilton). Per il tedesco il periodo in Ferrari è stato il più lucente e straordinario, con dei numeri che nessuno è riuscito più a replicare a Maranello.
In pochi sanno, però, che Schumi prima di appendere il casco al chioso, ha provato anche a cimentarsi con le due ruote, correndo in moto. Dopo aver detto basta con le monoposto nel 2006, ultima stagione in Ferrari, Michael ha avuto tre anni “di buco” prima di far ritorno nel Circus nel 2010, con Le Frecce d’Argento. In quel periodo decise di correre in moto, partecipando all’IDM, il campionato tedesco Superbike, in sella alla Honda CBR-1000.
La casa d’aste Sotheby’s in questi giorni mette all’asta online proprio questo fantastico modello, assieme a diversi cimeli appartenuti a Schumacher, Hamilton e Senna.
All’asta alcuni cimeli storici di Michael Schumacher: c’è anche una moto storica
L’asta di Sotheby’s, lanciata sul sito ufficiale, avrà una durata sino al 30 luglio 2025 e preannuncia di raccogliere delle cifre davvero esorbitanti. Come riportato nel comunicato ufficiale: “Una straordinaria collezione di cimeli delle corse dei più grandi nomi dell’automobilismo: ‘The Champions – Schumacher and F1 Legends’ presenta quasi 300 pezzi unici”.

Poi nello specifico viene aggiunto: “Tra i vari cimeli c’è anche la Honda CBR 1000RR SC59 del 2010 costruita per Schumacher da utilizzare nei giorni di prova”. Con quel modello Schumi provò ad essere competitivo anche in un mondo motoristico lontano dal suo, ma con la stessa adrenalina per la velocità. Una moto che nel corso del tempo ha regalato grandi soddisfazioni in pista per le derivate di serie e che Il Kaiser si fece costruire su misura per provare l’assalto al campionato tedesco di quel periodo. L’incidente, come detto, pose fine ad ogni ambizione e fece capire al fenomeno di Kerpen che forse era meglio tornare sulle quattro ruote.