Angelino categorico: “L’unica opzione era la Roma”

Angelino ha rilasciato un’intervista ai microfoni Radio Manà Manà Sport in cui ha parlato di diversi argomenti, raccontando anche del mancato trasferimento in Arabia Saudita e dopo Mancini rinnova anche lui la fiducia in Pellegrini che secondo tutti da Roma si sta allenando al 100%

Sei stato accostato all’Arabia, Come è andata?
“Ero in vacanza, ho visto dai media, io non c’entravo nulla. La Roma era il mio unico obiettivo, io e la mia famiglia siamo felici qua. L’unica opzione era la Roma”.

Ti sei trovato bene fin da subito a Roma.
“Non lo so, dal primo giorno mi sono trovato bene. Siamo felici a Roma, magari rimaniamo a vivere qui dopo il calcio. Proviamo a lavorare ogni giorno per dimostrare di poter essere qui”.

L’anno scorso è stato difficile.
“Abbiamo cominciato male, ma quando è arrivato Ranieri è cambiato tutto”.

C’è più consapevolezza.
“Non possiamo sbagliare, dobbiamo lavorare forte e dimostrare”.

Angelino saluta il pubblico dell'Olimpico
Angelino categorico: “L’unica opzione era la Roma” – dajeromatv.it

Sull’amichevole: “Le gambe non sono al 100%, c’è lavoro dietro”

Sull’amichevole: “Le gambe non sono al 100%, c’è lavoro dietro” – dajeromatv.it


Quanto è importante dare continuità alle idee di Gasperini?

“Abbiamo un allenatore nuovo, con tanta esperienza. Lavoriamo con lui da 4 settimane, la squadra sta lavorando forte, seguendo le sue idee. Dobbiamo continuare così ed essere pronti”.

Ieri è arrivata la prima sconfitta contro l’Aston Villa. Come l’avete vissuta?
“Stiamo lavorando forte, stiamo spingendo ogni giorno. La squadra si deve abituare al nuovo modo di giocare. Le gambe non sono al 100%, c’è lavoro dietro. Quando comincerà la stagione, credo che saremo più che pronti”.

Hai avvertito l’assenza di Dybala?
“Al 100%. Quando lui è in campo io partecipo di più, lui vede cose che altri non vedono. Il suo piede ti trova sempre. Mi trovo meglio quando lui è in campo, mi fa giocare meglio”.

Qualcuno riteneva non fossi l’esterno ideale di Gasperini?
“Alla fine giochiamo a calcio. Se sei alto 2 metri o 1 e 70 non c’entra niente”.

Con Juric giocavi in modo diverso. Sono simili gli allenatori?
“Devo giocare dove dice il mister. Preferisco giocare da quinto, sono più offensivo, ma cerco sempre di aiutare la squadra”

Come ti relazioni con i compagni?
“Nello spogliatoio c’è gente di grande personalità, che aiuta i compagni. C’è gente come Mancini, Dybala, Pellegrini. Io provo a fare il mio, se posso dare una mano la do”

In Pellegrini vedete una guida?
“Certo, è un ragazzo importante per tutti. Tornerà pronto, lo aspettiamo”.

 

Gestione cookie