Trigoria, martedì la ripresa degli allenamenti: Coric parla dell’esperienza in giallorosso

La squadra dopo l’amichevole di ieri vinta per 8-0, oggi si è allenata per poi sfruttare tre giorni di pausa concessi da Gasp. La squadra si ritroverà martedì, insieme ad alcuni nazionali che torneranno a Trigoria.

La parte atletica è la base per le squadre di Gasperini, sappiamo come per lui sia molto importante la parte fisica. Questa estate abbiamo visto doppie sedute, cosa che a Roma era ormai impensabile vedere. Oggi la squadra si è allenata a ranghi ridotti vista la partenza per le nazionali.

Hermoso conduce il pallone in allenamento con la Roma
Mario Hermoso in allenamento con la Roma – DajeRomatv.it (Foto presa dal sito ASRoma.com)

La Roma dovrà preparare la sfida di Domenica prossima contro il Torino, gara che si disputerà alle ore 12:30. Sarà una partita importante per provare a inanellare un altro risultato utile prima della sfida con la Lazio. Il derby arriva in un momento già importante della stagione e potrebbe rappresentare un ottimo trampolino di lancio per il proseguito della stagione.

Anche Gollini in gruppo, dopo essere stato escluso per tutta la preparazione estiva. Il giocatore sembra che abbia nuovamente scalato le gerarchie, tanto da esser messo nella lista per l’Europa. Gollo aveva avuto a Bergamo una discussione con Gasp, però sappiamo anche che il tecnico è molto riflessivo e già in passato è tornato sui suoi passi (vedi Lookman). Inizialmente all’interno della discussione usa termini forti, per poi magari ammorbidirsi in un secondo momento.

Coric: ” A Roma situazione orribile”

Il croato ha trascinato l’Hamrun Spartans per la prima volta in Conference League: “Qui sento la fiducia, negli ultimi anni non l’ho mai sentita. Pinto un bugiardo, all’Olimpico mai un’occasione e ancora oggi non capisco perché. Mi sentivo come Yamal, poi la depressione. A Roma non ero più un giocatore”

Coric Roma
Coric ai tempi della Roma DajeRomaTv

Queste le parole dell’ex giocatore della Roma, che non nasconde rancore nei confronti della Roma, soprattutto nei confronti di Thiago Pinto. Il croato non ha mai brillato a Roma, preso come un talento andato via come un esubero, uno dei tanti insomma.

Il croato era arrivato nella capitale nel 2018 ed ha lasciato la squadra nel 2023 con sole 2 presenze. Ecco alcune delle sue dichiarazioni:

In che senso “un giocatore”?
«Qui mi sento amato, considerato, voluto. Nelle ultime stagioni, a parte qualche eccezione, non è mai stato così. Quando sono arrivato ho detto alla società che il mio obiettivo era riuscire a trascinare la squadra alla fase finale di Conference. Ci siamo riusciti».
Sei Paesi negli ultimi sette anni. Roma, Almeria, Venlo, Olimpia Lubiana, Zurigo, il ritorno in Croazia.
«Avevo perso il gusto di giocare. Amo sentire la fiducia. È sempre stato così fin da quando ero un ragazzino e giravo l’Europa per strappare contratti. Negli ultimi anni andavo in campo, mi allenavo, giocavo le partite e finiva lì. Nessuna emozione, nessuna sensazione particolare. Stavo lì, zitto, e mi allenavo senza uno scopo. Il tutto sotto gli occhi di persone a cui non importava nulla di me».
Si può parlare di depressione?
«Sì, se ne può parlare. A Roma ho vissuto una situazione orribile. Sono stato messo fuori rosa senza aver mai parlato con Mourinho e dopo un solo confronto con Tiago Pinto. Mi allenavo da solo, dopo essere entrato da un ingresso secondario, nel campo dove prima di me correvano i ragazzini dell’Under 10. Ero solo. Ho pensato anche di mollare, soprattutto dopo l’ultimo infortunio al ginocchio».
Nel 2018 Monchi la presentò come un talento.
«Scelsi la Roma dopo aver parlato a quattr’occhi con lui a Zagabria. Sette milioni alla Dinamo, cinque anni di contratto. Ero al settimo cielo. Tre anni prima il club aveva rifiutato 17 milioni dal Liverpool chiedendone cinquanta. Avevo 18 anni. Arrivai all’Olimpico con una voglia matta di dimostrare chi fossi, e invece è andato tutto storto».

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