La Roma tra oggi e domani dovrebbe ritrovare tutti i giocatori per preparare al meglio la sfida di Domenica a 12:30 in casa contro il Torino di Baroni. Tra giocatori che si sono messi in mostra e altri che hanno faticato, la notizia positiva è che non ci sono stati infortuni, Gasp può tirare un sospiro di sollievo.
Evan Ferguson sicuramente è la nota lieta di questo inizio di stagione, con la Roma è ancora a caccia del primo gol, cosa che arriverà, ma la notizia positiva è la sua condizione ritrovata, più gioca e più si trova a suo agio sia fisicamente che mentalmente. Per Evan che sorride e torna carico dalla nazionale, c’è Artem Dovbyk che sta attraversando un periodo difficile.

Dopo una sessione di mercato che l’ha visto a un passo dall’addio, infatti, l’ucraino si trova anche scavalcato nelle gerarchie da Ferguson, ma non è tutto. Ieri Artem è partito dalla panchina con la sua nazionale totalizzando 30 minuti scarsi non riuscendo a lasciare traccia di se. Insomma ad oggi le scelte sembrano fatte, tutti sperano nella cura Gasperini per provare a rivitalizzare un patrimonio della società.
Umore ancora migliore quello del centrocampista Manu Konè, torna a Roma da idolo dei francesi, in entrambe le partite ha disputato i 90 minuti, dando prova della sua qualità. Konè riesce ad abbinare a una potenza fisica straripante, una qualità nel gioco che lo rende al momento uno dei giocatori più forte della Serie A e chissà in futuro se potrà diventare un top centrocampista mondiale.
Altra nota positiva è quella di Wesley, l’esterno ha giocato un’ottima prima partita, disputando tutti i 90 minuti, nella sconfitta della sua nazionale invece contro la Bolivia è rimasto in panchina per tutta la durata del match. Pisilli molto bene con l’under 21, così come Tsimikas che ha disputato due buone partite. Insomma Gasp troverà giocatori carichi e motivati per il ritorno in campo.
I Friedkin cambiano strategia
La società grazie all’aiuto di Claudio Ranieri sembra aver capito gli errori di strategia commessi in passato e non li vuole più ripetere. I punti nevralgici su cui la famiglia Friedkin si dovrà concentrare sono molti. Tra tutti rispettare il settlement agreement, firmato con la Uefa, per fare ciò la speranza è che un aiuto venga dal campo con l’ipotetica Champions.

Portare avanti una linea chiara sul monte ingaggi, basta a spese folli, piuttosto si investe sui cartellini. Quindi in sintesi sostenibilità economica, spazio ai talenti e rinforzi mirati che possono essere utili alla causa, non si compra tanto per. Altri nodi centrali il progetto stadio a Pietralata e lo sponsor di maglia. Sul tema sostenibilità, si passa anche attraverso plusvalenze, infine lo scouting e il settore giovanile altro reparto da migliorare in modo da avere in casa dei talenti.