L’ex terzino giallorosso, alla Roma dalla stagione 1997/1998 al 2005 e con 289 presenze all’attivo, è intervenuto ai nostri microfoni. Tra i temi toccati anche la sfida capace di togliere il sonno ad una città intera.
Vincent, il derby si avvicina, arrivando in un momento delicato per entrambi i roster. In questi casi può essere la paura a prevalere?
“Spero vivamente di no, il derby è una cosa bellissima. La Roma ha sbagliato una partita, ma penso si tratti di un caso. Credo molto nel progetto giallorosso ed in quello che la società sta facendo. Non bisogna, ovviamente, sottovalutare l’avversario: la Lazio è una buona squadra, al di là di un inizio non esaltante. Prevedo un primo tempo di studio, ma confido nella pressione alta di mister Gasperini e nelle ottime cose mostrate soprattutto contro il Bologna“.

Quanto potrebbe aiutare, in ottica futura, un successo in una gara come questa?
“Sicuramente molto. Vincere la stracittadina ti fornisce un grande slancio per le sfide a seguire. Chi lo guarda da fuori dice che si tratta di una gara come le altre, con 3 punti in palio…ma la realtà è che in ballo c’è molto di più“.
Da esperto del ruolo, come valuti l’inizio di Angeliño? Tsimikas può rappresentare una valida alternativa?
“Contro il Torino l’ho visto un po’ più appannato rispetto al solito. In queste prime uscite ha alternato cose molto buone ad altre meno. Tsimikas dovrà adattarsi al calcio italiano, cosa non semplice vista la molte di tattica presente rispetto alla Premier League. L’ex Liverpool ha grande esperienza e penso piacerà – per le caratteristiche che possiede – al tecnico“.
Chi può essere l’uomo derby?
“Dico Gasperini, il manico di questa squadra. Mi fido totalmente di lui e del suo lavoro“.
Candela: “Ecco il derby che ricordo con più gioia”
Di derby ne hai giocati parecchi. Il ricordo che custodisci con più gioia?
“Senza dubbio il 5-1. Dopo il primo tempo dominato e finito 4-0 per noi, nella seconda frazione ho pensato a godermi lo spettacolo della curva, quasi disinteressandomi di ciò che stava accadendo sul prato. Uno spettacolo bellissimo!”

Quello che, invece, ricordi con più amarezza?
“Non parlo, ahimè, solamente di 90 minuti, bensì di un anno intero. Stagione 1997/1998: perdemmo 4 derby in una sola stagione. Fu un colpo durissimo. Le ripetute sconfitte – sia in campionato sia in Coppa Italia – ci fecero molto male“.