All’indomani del successo giallorosso in territorio fiorentino, analisi e pensieri di DajeAle sul successo che porta la Roma in prima posizione.
Altri 3 punti, un’altra vittoria dalla capitale importanza. Gli uomini di Gasperini tornano dall’Artemio Franchi con un trionfo che regala serenità e fiducia ad un gruppo compatto ed unito. In un pomeriggio caratterizzato dal forte vento, nel capoluogo toscano restano impresse le fotografie di Soulé e Cristante, autori delle due reti che consentono alla squadra di ribaltare lo svantaggio iniziale.

La sesta giornata di campionato evidenzia la reazione della Roma al gol subito, mettendo in risalto l’unione e la forza d’animo di un roster che ancora non si esprime “alla Gasp“. Troppi, infatti, i rischi corsi durante i 90 minuti, con i giallorossi salvati prima dal palo e poi dalla traversa. Alla fine vinciamo noi, consolidando una posizione in classifica che ancora non bisogna guardare.
Adesso le due settimane di sosta, con Gasperini che ritroverà i suoi giocatori mercoledì. Il tecnico di Grugliasco dovrebbe – finalmente – avere a disposizione Leon Bailey, pedina dall’assoluta importanza per il tour de force che attenderà i romanisti. Saranno giorni importanti anche per Dybala, rientrato ieri dopo l’infortunio accusato e che avrà modo e tempo di migliorare la già discreta forma mostrata.
Soulé con un’altra gemma, Cristante si riscatta
Parlando dei singoli, il gol trovato su calcio d’angolo regala fiducia a Cristante, capace di salire in cattedra e riscattare le ultime due uscite. Ottima anche la prova di Soulé: il diamante argentino confeziona la vittoria romanista con la rete del momentaneo pareggio (bellissima) e con l’assist su corner.

A prendersi la scena è anche Zeki Celik. Il tuttofare turco appare rivitalizzato, con la cura Gasp che sembra aver dato nuova linfa al ragazzo. Chiusure decisive ed anche una spigliata voglia di attaccare: la Roma si gode (per la prima volta) il suo braccetto.
Al rientro ci sarà il big match contro l’Inter, altra disputa in grado di misurare il reale livello di questa squadra. Con la razionalità che ci contraddistingue vi diciamo di non guardare la classifica: è ancora troppo presto per sognare e crogiolarsi della posizione occupata. I limiti di una compagine che andrà rinforzata rimangono. Ci affidiamo al timoniere piemontese, contento dell’abnegazione e dello spirito messo in campo dai suoi soldati, ma che – ancora – non ha raccolto i veri frutti del lavoro svolto.