Giachetta (DS Cremonese): “Parleremo con la Roma a gennaio”

Giachetta, Direttore Sportivo della Cremonese, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Rete Sport. I lombardi, autentica rivelazione del nostro campionato, saranno gli avversari della Roma domenica prossima. Il dirigente ha toccato vari temi, non solo legati alla sua squadra e ha dato qualche indicazione di mercato su possibili sinergie.

Di seguito, le parole rilasciate dal direttore ai microfoni di Rete Sport.

Vi aspettavate questa grande partenza? “Onestamente no, la verità è questa, siamo l’ultima neo promossa dello scorso campionato, è stata una rincorsa, adattare la rosa alla Serie A non è facile, il mercato è difficile, volevamo puntare su un’anima italiana, mantenendo quello spirito. La scelta dell’allenatore che conosca la categoria è stata in questo senso fondamentale, Nicola è un uomo speciale e sicuramente lo sta dimostrando”.

Si aspettava invece la Roma in testa? “La classifica è figlia di tante combinazioni, la Roma farà un grandissimo campionato perchè ha un allenatore speciale, è un trascinatore, è quello che più di tutti negli ultimi anni ha trasmesso a tutti noi valori pazzeschi, una mentalità offensiva, forte, è un top a livello italiano e europeo. I calciatori hanno assorbito la sua mentalità, la Roma è prima con merito, ha avuto degli infortunati e questo condiziona anche le scelte”.

Vardy sorridente con la maglia della Cremonese (Dajeromatv)

 

Avete scelto l’esperienza sul mercato? “L’idea era creare una spina dorsale che potesse affrontare la Serie A, tra la A e la B c’è grande differenza rispetto al passato, oggi il cambio è passato. Si è resa necessaria questa scelta, da Baschirotto, a Grassi, Pezzella, Bondo ma anche Audero e infine Vardy”

Vardy come è nata? “Una situazione estemporanea, nata tra tanti discorsi, quando vedi in Italia giocatori di Premier che in Italia fanno bene, piuttosto che qualche calciatore non più giovanissimo che viene e fa bene, dopo Dzeko e Modric rientrati in Italia, abbiamo pensato a Vardy che all’inizio sembrava una boutade, invece siamo riusciti ad avere un contatto con lui, c’è stata subito apertura da parte sua e abbiamo chiuso l’operazione, che ha generato grandissimo entusiasmo all’interno del club e in città. E’ un’icona del calcio inglese, internazionale e ha una mentalità pazzesca, si è inserito subito e il gruppo lo rispetto per come si pone e si allena. Abbiamo venduto oltre 2 mila maglie di Vardy”.

C’è la possibilità di qualche dialogo di mercato con la Roma a gennaio? Il suo giudizio su Massara? “Ricky sta facendo una carriera importante, abbiamo iniziato a giocare a calcio da giovani avversari, mastica calcio dalla mattina alla sera, ha una responsabilità importante ma sta gestendo tutto al meglio. Il mercato inizierà a breve, sicuramente ci saranno occasioni di discutere anche con la Roma magari qualche giocatore che non gioca, pensiamo soprattutto ai giovani, vorremmo qualche innesto più giovane”

Quali sono i mercati in cui in Italia si può ancora andare a cercare dei talenti? Quanto è importante lo scouting? “Sicuramente è ancora un dettaglio fondamentale, il live, andare a vedere i giocatori, l’occhio è quello che fa la differenza al di là dei dati. Il mercato italiano si sta aprendo ai mercati abbordabili, non ci sono più i soldi di una volta, i campionissimi ormai sono difficili o quasi impossibili da acquistare, oggi bisogna fare un lavoro diverso. Oggi sono molto performanti i giocatori dell’est e dell’Europa del Nord, perchè il nostro campionato è molto fisico”

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