Giachetta, Direttore Sportivo della Cremonese, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Rete Sport. I lombardi, autentica rivelazione del nostro campionato, saranno gli avversari della Roma domenica prossima. Il dirigente ha toccato vari temi, non solo legati alla sua squadra e ha dato qualche indicazione di mercato su possibili sinergie.
Di seguito, le parole rilasciate dal direttore ai microfoni di Rete Sport.
Vi aspettavate questa grande partenza? “Onestamente no, la verità è questa, siamo l’ultima neo promossa dello scorso campionato, è stata una rincorsa, adattare la rosa alla Serie A non è facile, il mercato è difficile, volevamo puntare su un’anima italiana, mantenendo quello spirito. La scelta dell’allenatore che conosca la categoria è stata in questo senso fondamentale, Nicola è un uomo speciale e sicuramente lo sta dimostrando”.
Si aspettava invece la Roma in testa? “La classifica è figlia di tante combinazioni, la Roma farà un grandissimo campionato perchè ha un allenatore speciale, è un trascinatore, è quello che più di tutti negli ultimi anni ha trasmesso a tutti noi valori pazzeschi, una mentalità offensiva, forte, è un top a livello italiano e europeo. I calciatori hanno assorbito la sua mentalità, la Roma è prima con merito, ha avuto degli infortunati e questo condiziona anche le scelte”.

Avete scelto l’esperienza sul mercato? “L’idea era creare una spina dorsale che potesse affrontare la Serie A, tra la A e la B c’è grande differenza rispetto al passato, oggi il cambio è passato. Si è resa necessaria questa scelta, da Baschirotto, a Grassi, Pezzella, Bondo ma anche Audero e infine Vardy”
Vardy come è nata? “Una situazione estemporanea, nata tra tanti discorsi, quando vedi in Italia giocatori di Premier che in Italia fanno bene, piuttosto che qualche calciatore non più giovanissimo che viene e fa bene, dopo Dzeko e Modric rientrati in Italia, abbiamo pensato a Vardy che all’inizio sembrava una boutade, invece siamo riusciti ad avere un contatto con lui, c’è stata subito apertura da parte sua e abbiamo chiuso l’operazione, che ha generato grandissimo entusiasmo all’interno del club e in città. E’ un’icona del calcio inglese, internazionale e ha una mentalità pazzesca, si è inserito subito e il gruppo lo rispetto per come si pone e si allena. Abbiamo venduto oltre 2 mila maglie di Vardy”.
C’è la possibilità di qualche dialogo di mercato con la Roma a gennaio? Il suo giudizio su Massara? “Ricky sta facendo una carriera importante, abbiamo iniziato a giocare a calcio da giovani avversari, mastica calcio dalla mattina alla sera, ha una responsabilità importante ma sta gestendo tutto al meglio. Il mercato inizierà a breve, sicuramente ci saranno occasioni di discutere anche con la Roma magari qualche giocatore che non gioca, pensiamo soprattutto ai giovani, vorremmo qualche innesto più giovane”
Quali sono i mercati in cui in Italia si può ancora andare a cercare dei talenti? Quanto è importante lo scouting? “Sicuramente è ancora un dettaglio fondamentale, il live, andare a vedere i giocatori, l’occhio è quello che fa la differenza al di là dei dati. Il mercato italiano si sta aprendo ai mercati abbordabili, non ci sono più i soldi di una volta, i campionissimi ormai sono difficili o quasi impossibili da acquistare, oggi bisogna fare un lavoro diverso. Oggi sono molto performanti i giocatori dell’est e dell’Europa del Nord, perchè il nostro campionato è molto fisico”





