Roma, contropiedi fatali: il dato

La Roma cade 0-1 all’Olimpico contro il Napoli, perde il primato e scivola al quarto posto. Quattro sconfitte, tutte per 1-0, iniziano a raccontare un problema più profondo e ancora una volta il gol arriva in ripartenza, la modalità che sta diventando una costante preoccupante.

Dopo tredici giornate, la squadra di Gasperini si ritrova di fronte alla prima vera frenata della stagione. Non è solo il risultato a fare rumore, ma il modo in cui è maturato: una Roma scarica, poco brillante e incapace di scalfire un Napoli ordinato, compatto e cinico. Le difficoltà offensive — già evidenti da settimane — sono esplose in maniera ancora più netta, complici gli infortuni e la scarsa condizione degli uomini chiave.

Manu Koné arpiona un pallone da terra
Manu Koné in azione con la Roma – DajeRomatv.it

La gara è rimasta bloccata fino alla ripartenza fulminea che ha deciso tutto, un copione purtroppo familiare. La Roma ha provato a reagire con Baldanzi nel finale, ma il suo tiro non ha impensierito Savic. Con Ferguson sostituito all’intervallo, Soulé in una rara serata no, Bailey ancora lontano dalla forma migliore e Dybala sempre più alla ricerca del ritmo, l’attacco giallorosso non ha mai dato la sensazione di poter incidere davvero.

Le difficolta offensive ormai sono una costante che i giallorossi si portano dietro da inizio stagione, salvo rare eccezioni, ed un altro dato che non stupisce più è quello dei gol presi da ripartenza. Dei sette gol subiti in campionato, quattro sono arrivati da contropiede: Torino, Fiorentina, Milan e ora Napoli. Stessa dinamica, stessa ferita aperta. Pallone perso in costruzione, contropressing saltato, avversario lanciato negli spazi, e troppo spesso, gol incassato.

Roma, dove si spezza l’equilibrio: il problema delle ripartenze

La ripetitività non mente. Più della metà dei gol subiti nasce da situazioni di transizione negativa, un dettaglio che si scontra con la definizione — spesso meritata — di “difesa rocciosa”. È un paradosso tecnico che sta iniziando a pesare molto sulla classifica, perché tre di quei quattro contropiedi hanno portato a tre delle quattro sconfitte stagionali.

Baldanzi stoppa un pallone rincorso dai calciatori del Napoli
Tommaso Baldanzi in azione con la Roma – DajeRomatv.it

Il sistema di Gasperini, per natura aggressivo e orientato all’anticipo, amplifica il rischio di essere puniti quando l’intensità cala. Contro un Napoli che ha aspettato e colpito nel momento giusto, tutto questo è emerso con chiarezza. Come sono emersi con chiarezza i limiti di una rosa che per qualità fisiche e tecnica sembra essere ancora qualche gradino sotto alle big del campionato, ed in questo gli scontri diretti sono stati delle vere e proprie cartine tornasole per presidenza e direttore sportivo rispetto al livello di competitività della Roma.

Adesso però il mercato è chiuso ed ancora per un mese a parlare sarà il campo ed i giallorossi sono chiamati ad un salto di qualità vero. L’inizio di campionato resta positivo, ma per restare agganciata ai piani alti sarà necessario crescere proprio nella gestione delle transizioni soprattutto negli scontri diretti dove la qualità degli avversari sale ed ogni sbaglio è punito severamente. Perché la classifica dice che i punti ci sono, ma le crepe — quelle sì — iniziano a essere visibili.

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