La Roma rinuncia alla tradizionale festa di Natale voluta ogni anno dalla proprietà, ma non per ragioni economiche: Dan e Ryan Friedkin hanno deciso di devolvere l’intero budget dell’evento — centinaia di migliaia di euro — a tre realtà che operano quotidianamente nel sociale. Un gesto concreto, sobrio e profondamente simbolico, che trasforma quello che sarebbe stato un party esclusivo in un aiuto reale per chi ne ha più bisogno.
L’iniziativa, riportata dal Corriere dello Sport, nasce da una scelta precisa della proprietà: evitare la classica festa a cinque stelle, con location prestigiose, scenografie, catering e ospiti che ogni anno comportano cifre molto elevate, per destinare quei fondi a chi lavora accanto ai più fragili. Non un taglio dei costi, dunque, ma un cambio di prospettiva: rinunciare al superfluo e investirlo nella comunità.

Le associazioni individuate sono tre: Ospedale Bambino Gesù, Telethon e Associazione Andrea Tudisco. Realtà che assistono bambini malati, famiglie in difficoltà e piccoli pazienti che necessitano di cure quotidiane e supporto costante. È lì che finiranno le risorse che avrebbero finanziato un evento mondano, trasformando un momento di festa interno al club in un aiuto tangibile per chi affronta sfide ben più grandi.
La scelta si inserisce in una linea di comportamento che la famiglia Friedkin ha mantenuto negli anni: discrezione, concretezza e attenzione ai valori sociali. Niente riflettori puntati su un’iniziativa glamour, ma un gesto che racconta più parole di mille slogan. A Trigoria, per squadra e dipendenti, ci sarà soltanto un brindisi semplice, familiare, il simbolo di una festa diversa ma più significativa.
Mentre la proprietà sceglie la via della solidarietà, la Roma si prepara alle ultime sfide dell’anno in un clima che, inevitabilmente, risente del momento sportivo. La squadra di Gasperini ha bisogno di ritrovarsi dopo la sconfitta contro il Napoli e di recuperare energie e infortunati.
El Aynaoui ancora fasciato: la Roma attende il via libera del Marocco
El Aynaoui prosegue il proprio percorso verso il recupero completo, ma non è ancora al 100%. Anche nell’allenamento odierno a Trigoria il centrocampista marocchino è sceso in campo con una vistosa fasciatura, segno che il fastidio accusato negli ultimi giorni non è del tutto alle spalle.

Nel frattempo, la Roma resta in attesa di una risposta ufficiale dal Marocco per poterlo avere a disposizione nella sfida di lunedì 15 dicembre contro il Como di Fabregas. Il club giallorosso ha già ottenuto l’ok della FIFA e quello della Costa d’Avorio per trattenere Evan Ndicka, ma il via libera per El Aynaoui non è ancora arrivato.
A Trigoria c’è ottimismo, anche perché il giocatore vorrebbe restare per dare una mano alla squadra in un momento complicato tra assenze e rotazioni ridotte. Tutto dipenderà però dalla Federazione marocchina, che dovrà decidere se concedere la deroga o richiedere comunque la sua presenza in nazionale. Una scelta attesa nelle prossime ore, fondamentale per capire se Gasperini potrà contare o meno sul classe 2001 per una gara che la Roma considera già molto delicata.





