Ore di tensione, dichiarazioni pesanti, dimissioni improvvise e un faccia a faccia che ha rischiato di cambiare la storia dei Caesar. DajeAle, dopo aver annunciato l’addio alla panchina e a Controcalcio, ha trovato un accordo con la società e resterà alla guida dei campioni d’Italia della Kings League. la storia di una crisi lampo che ha scosso la community.
Per tutta la giornata si sono alternate voci, dirette, commenti e prese di posizione forti. L’allenatore aveva motivato il suo passo indietro con la richiesta di una società più ambiziosa, più attiva sul mercato e pronta ad alzare l’asticella in vista del prossimo split. La community è esplosa, i giocatori hanno osservato in silenzio e la dirigenza si è riunita per affrontare una frattura diventata pubblica in pochi minuti.

Alla base dello strappo, come raccontato da DajeAle, c’erano le difficoltà sulla costruzione della rosa: “ho fatto delle richieste per puntellare la rosa. Se va via Lagzir voglio Perrotti. Ho chiesto Gelsi, Conte, Bangal. Mi sono stati fatti nomi che non mi sono piaciuti“. Il mister ha denunciato un clima di eccessivo relax: il mercato è aperto, le altre squadre si stanno muovendo, mentre i Caesar – secondo lui – non stavano programmando abbastanza.
A complicare tutto, la questione economica. En3r1x si era detto favorevole a investire: “Le richieste del mister non sono folli, sono spese sostenibili”. Più cauto invece Damiano Er Faina, che ha ricordato i limiti del budget attuale: “Non posso avere le mani bucate. Quando ci sarà disponibilità economica, investirò”. Due visioni diverse, entrambe legittime, che hanno però creato una frizione reale.
Il chiarimento, la pace e la scelta finale di restare
La tensione ha raggiunto il picco la mattina, quando DajeAle ha confermato di aver lasciato la squadra. Ma dietro le quinte, mentre i social impazzivano, si è aperto un confronto intenso tra allenatore e proprietà.

È qui che arriva la svolta: le parti mettono sul tavolo richieste, limiti, possibili investimenti e priorità e alla fine trovano la quadra. DajeAle annuncia la permanenza, spiegando che è stato trovato l’equilibrio giusto tra ambizioni tecniche e sostenibilità economica: “Sono molto soddisfatto. Non volevo lasciare, ma serviva alzare l’asticella. Torno per vincere il prossimo split”.
I Caesar, dopo 24 ore incendiarie, ritrovano così il loro allenatore e una nuova compattezza interna. La tempesta è passata, resta una consapevolezza: per puntare al Mondiale e confermarsi ai vertici, servirà una gestione ancora più solida e condivisa. Un finale dolce, come nelle saghe migliori, che restituisce serenità sia ai controcalcisti che ai cesaroni.





