Vi portiamo dentro la trasferta scozzese, un viaggio che trasuda di tradizione, storia e passione. Da una parte la tifoseria biancoverde, legata a valori unici; dall’altra quella romanista, legata al nome della capitale e al suo simbolo.
Ci sono quei libri d’amore che solo dal titolo, commuovono il lettore o quei film che solo con le loro colonne sonore fanno emozionare chiunque: chi non conosce “Il Gladiatore” ad esempio, può emozionarsi solo sulle note della sua celebre melodia. Questo è ciò che personalmente, ho provato soltanto immaginando il viaggio verso Glasgow per essere presente a Celtic-Roma. No, non è una semplice partita di calcio: è la sfida tra due squadre che si identificano nei propri valori in modo viscerale, che costruiscono una grande fetta della loro stagione in due partite (Celtic-Rangers e Roma-Lazio). È una partita (che non aveva mai avuto precedenti) che dà la sensazione di calcio nella sua essenza più pura.
I tifosi dell’As Roma-DajeRomaTv.it
Atterrato a Glasgow, l’altisonante accento britannico ha acceso un click nella mia testa: “Sì, siamo veramente in Scozia ed ora farò di tutto per far entrare dentro questo viaggio qualsiasi lettore.” Tra l’odore di hot dog caldi che invadono la tribuna e thè caldi che riempiono le postazioni, vi portiamo dentro il Celtic Park e in particolare, all’interno del terreno di gioco.
Celtic-Roma, cosa ci ha detto il campo
Gian Piero Gasperini in conferenza stampa – DajeRomatv.it
È una partita che ha messo in risalto il modo di interpretare calcio di Gasperini e il coraggio nell’aver fatto determinate scelte. Una Roma aggressiva ha chiuso i giochi nel primo tempo, correndo 0 rischi e dando l’impressione di divertirsi in ogni secondo della gara. La formazione iniziale è andata contro gli indizi forniti dal tecnico nella conferenza stampa di ieri. El Aynaoui dentro dall’inizio nonostante Gasp avesse parlato di qualche suo acciacco, Ferguson titolare dopo aver menzionato le sue ultime prestazioni negative. Sono scelte che però hanno ripagato, con la doppietta dell’irlandese e un ottima prova del marocchino.
Neil El Aynaoui – DajeRomatv.it
Col termine “aggressività” possiamo riassumere la sfida di Glasgow. Una Roma che non ha fatto mai respirare il Celtic, ad eccezione dei primi dieci minuti del secondo tempo dove, più per il cuore che per i mezzi tecnici, hanno provato a riacciuffare qualche speranza. Da segnalare le continue sovrapposizioni tra Celik e Soulé, che forse sono state tra le chiavi più importanti dell’incontro e l’alternarsi della partecipazione in costruzione di Pisilli o El Aynaoui, che hanno messo confusione tra le file scozzesi. Dalla dolce città di Glasgow ne esco con due consapevolezze: la prima che la Scozia è una terra che vive di calcio, che respira il giorno della partita con una partecipazione che ha pochi eguali. La seconda è una conferma: Gasperini è un top player ed è la chiave per raggiungere qualcosa di importante, perché vedere la Roma divertirsi fa divertire.