Il como di Cesc Fabregras ha vissuto un’annata storica con la permanenza in serie A. Il tecnico ha portato entusiasmo e ambizione al club comasco, anche grazie ad un mercato intelligente della società, dove gli ha dato in mano un mix di giocatori esperti e dei giocatori giovani pronti per i grandi palcoscenici. Ma ciò che ha sbalordito del tecnico spagnolo sono le sue idee innovative per la serie A, la Roma aspetta alla finestra.

L’ intervista rilasciata al Corriere dello Sport, il tecnico del Como, Cesc Fabregras, a discusso del proprio futuro. Ha parlato anche del proprio passato, della possibilità di venire da giocatore alla Roma. Di seguito le dichiarazioni del tecnico.
Quando si conoscerà il futuro di Fabregras?
“Non lo so, niente é ancora deciso. Ho bisogno di una breve sosta a fine campionato, di un attimo di respiro prima di sedermi al tavolo con il Como… Mi ritengo molto fortunato perché qui la gestione del del quotidiano è uguale tanto che si vinca quanto che si perda. Il confronto è costante. Pretendo molto, è vero, perché è una cosa che conta e mi ha insegnato e ha ripetuto giorni fa è l’essenza del nostro lavoro. Il fondoschiena sempre a rischio è solo quello dell’allenatore, è una gestione di aspettative interni esterni”.
È evidente che non hai preso impegni con altri. Del resto non me lo diresti.
”É normale che qualcuno si è fatto vivo. Ci sono squadre che stanno cercando l’allenatore o i giocatori. Chiamano e ci sta. É così, non dobbiamo dire bugie alla gente. Capita ovunque. Pensi che Simeone in tutti questi anni non l’abbia chiamato nessuno? Eppure è ancora all’Atletico. Esiste un timing per tutte le cose”
La Roma ha cercato tanto te quanto Emery.
“ Emery é bravissimo, all’Aston Villa ho un progetto molto interessante”.
E poi al suo fianco c’è Monchi, che a Roma è stato. Potrei aggiungere purtroppo.
” Quando ero al Chelsea mi cercò per la Roma stavo attraversando un momento difficile. Con te, appena arrivato, impiegava Matic e Kanté in mezzo al campo nel 3-4-3. Sono situazioni che si verificano, ma non la stavo vivendo bene. Ho dovuto spingere tantissimo per farmi apprezzare da lui e trovare spazio. Bene, in quel periodo parlai con Monchi per la Roma e Gazidis per il Milan. Mi volevano entrambi”.

Como la priorità?
”Devo capire dove vogliamo andare. E in che modo. Si la proprietà il Como”.