La Roma tornerà in campo domenica alle 15 per affrontare nel quinto turno di campionato il Verona all’Olimpico. I giallorossi arrivano alla sfida con una buona dose d’ottimismo visti i successi nel derby e nella giornata inaugurale dell’Europa League ai danni del Nizza per 1-2 con le reti di N’Dicka e Mancini.
Gli scaligeri, dal canto loro, fanno visita alla formazione di Gasperini dopo aver strappato un convincente pareggio alla Juventus sabato scorso, pur essendo ancora a secco di vittorie in stagione, Coppa Italia compresa. Nella coppa nazionale, infatti, sono arrivati due pareggi nei 90 minuti poi sublimati rispettivamente in vittoria e sconfitta ai rigori contro Cerignola e Venezia, nella gara disputata mercoledì.

Proprio il tecnico dei gialloblu è intervenuto poco fa in conferenza stampa per sviscerare le principali tematiche in vista dell’incontro dell’Olimpico, stadio in cui ha già perso 4-0 contro la Lazio alla seconda giornata.
La conferenza di Zanetti
Calendario difficile in questo inizio. Che effetto ti fa tornare a Roma dopo il brutto ko con la Lazio? Gagliardini e Valentini ci saranno?
“Gagliardini sì, Valentini e Mosquera lavorano ancora a parte e vediamo la prossima settimana. Comunque tornare lì ci è da stimolo, per riscattarci, per rifarci con una grande prestazione. Incontriamo una squadra in grande forma, che infila risultati da molto tempo già dall’anno scorso. Gasperini è uno dei tecnici più bravi, con giocatori in forma che fanno la differenza. Dopo la Juventus abbiamo un’altra sfida di grandissimo livello”.
Qualcuno può tornare utile di quelli visti in Coppa Italia?
“Più di qualcuno, è stato un ottimo testa. Non ho grandissimi dubbi sulle scelte. Gagliardini rientra, tanti ragazzi li ho visti crescere, recuperare e stare meglio. Stanno acquisendo una buona condizione atletica”.
L’anno scorso 11 gol subiti contro Gasperini.
“L’anno scorso è stato così, sì. Quando le squadre di Gasperini girano, non c’è rivale che tenga. Le sue squadre diventano rulli compressori. Diventano partite molto difficili se non si dà il massimo e se non si sta bene. Per combattere questi duelli a tutto campo che loro creano. Se non ci si sta dietro diventa un problema. Stiamo bene, lo abbiamo dimostrato. Se facciamo una grande prestazione come quella vista contro la Juventus, che ha concetti simili al calcio di Gasperini, allora possiamo dire la nostra. Dobbiamo arrivare al top: questo abbiamo imparato dall’anno scorso”.
Offensivamente il Verona cercherà di produrre tanto come nelle ultime?
“Sicuramente, per vincere bisogna fare gol. Bisogna analizzare i tiri che abbiamo fatto nelle ultime due di campionato, 34, perché non sono stati tiri velleitari. Quello che è mancato è stato un pizzico di precisione, perché sono stati tiri veri, azioni costruite. Dobbiamo lavorare come stiamo facendo, i nostri attaccanti devono calciare come stanno facendo. I nostri attaccanti lavorano con grande fame ogni giorno, vogliono aiutare la squadra. Continuando a lavorare i gol arriveranno”.
Giovane e Orban lavorano sull’intesa?
“Stiamo lavorando molto su questo. In questo momento si può lavorare sulla loro complicità, sul giocare insieme. A volte sono stati un po’ individualisti, la vedo come una cosa positiva perché come ho sempre detto voglio gente con fame. Ho letto che Orban ha detto di voler fare sempre gol, quindi accetto anche che tiri da centrocampo anche perché contagia anche gli altri. Senza palla stanno facendo un grandissimo lavoro. Con la palla secondo me possono crescere molto nel duettare fra di loro”.
Sulla difesa: non si soffre più come l’anno scorso? Cosa è cambiato?
“Sicuramente il lavoro di squadra. Siamo stati, a parte con la Lazio, solidi. La solidità si raggiunge con il lavoro di squadra. Poche squadre si possono permettere l’uno contro uno in campo aperto. Dobbiamo fare tutto assieme, lo stiamo facendo bene sia in attacco che in difesa. Il centrocampo sta lavorando come poche volte ha fatto l’anno scorso. Dietro abbiamo buoni giocatori che stanno crescendo dal punto di vista fisico. Con la Roma sarà uguale, gente come Soulé, Pellegrini e gli altri è pericolosa, salta l’uomo e decide. Abbiamo capito subito quello che serve, la predisposizione della squadra”.
Perché battete il calcio d’inizio in quella maniera?
“La verità è che non l’abbiamo provato. Questa è stata una iniziativa di Orban, fantastica, per dare un messaggio ai compagni. Lo ha inventato Luis Enrique al PSG. Nasce dal messaggio che voleva dare lui ai compagni. Lui è un leader”.
La conferenza stampa del tecnico romanista, invece, andrà in scena domani alle 13:45.